Ospedali, ecco una guida web sui migliori per ogni malattia

three blurred figures in medical uniforms walking away in hospital corridor

UNA MAPPA digitale accessibile a tutti con le pagelle degli ospedali migliori. Uno strumento in più per scegliere fra presidi sanitari, case di cura e policlinici in tutto il paese. Il sito doveecomemicuro.it è una specie di Virgilio che accompagna i pazienti nei meandri del Servizio sanitario nazionale. Basta digitare la patologia ricercata e incrociare il dato con i criteri di distanza geografica, per individuare le strutture ‘promosse’ nella gestione di quel determinato problema e più vicine al luogo di residenza.

Sul sito – che non è pubblico e quindi non ha legami diretti con il ministero della Salute – c’è anche una classifica dei 10 migliori ospedali italiani divisi per malattia. Un lavoro durato due anni e presentato oggi a Roma, quello di un team di ricercatori indipendenti coordinato dal professor Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma. A garantire la qualità delle informazioni, secondo gli studiosi del Better value health care Italia che hanno anche finanziato il progetto, c’è un comitato di esperti che ha utilizzato 50 indicatori di qualità assistenziale delle strutture, individuati attraverso i dati di ministero della Salute, Istat e l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e altri enti di ricerca.

Le pagelle. Si scopre così che l’Ospedale ostetrico di S.Anna a Torino è il primo per partorire. Per le rotture del femore il più quotato è invece il Cto di Milano. Mentre l’ospedale migliore dove essere ricoverati in caso di infarto è l’Azienda ospedaliera S. Maria degli Angeli di Sacile a San Vito al Tagliamento in Friuli Venezia Giulia, in cui si registrano solo 1,68 decessi per 100 ricoveri contro una media nazionale di 9,98%. Per quanto riguarda invece, ad esempio, il tumore del retto il primo ospedale è l’Azienda ospedaliera di Perugia (la media nazionale di mortalità a 30 giorni dall’intervento è di 1,99%, mentre a Perugia scende allo 0,36%). Secondo le pagelle di Divemicuro.it, gli ospedali del nord e in particolare della Lombardia sono quelli che erogano l’assistenza sanitaria migliore.

“Le evidenze scientifiche dimostrano che riportare pubblicamente le performance di una certa struttura – spiega Ricciardi – incoraggia attività volte al miglioramento della qualità delle prestazioni offerte a livello del singolo ospedale. Non a caso alcune esperienze internazionali hanno messo in evidenza una lieve riduzione della mortalità per le diverse patologie in presenza di attività di public reporting”.

Nel sito è possibile accedere a una sezione dove le patologie sono suddivise in base alle diverse parti del corpo. Cliccando sulle diverse immagini si possono selezionare le opzioni per scegliere la struttura più vicina a casa.

LA TOP TEN DEGLI OSPEDALI
Tipo di intervento
Parto L’ospedale più virtuoso si trova Torino e, con 7913 parti l’anno (2012), è l’Ospedale Ostetrico S. Anna. L’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre 2010 fissa in almeno 1000 nascite/anno lo standard cui tendere
Parto con
taglio cesareo
L’ospedale che lo esegue in maniera più appropriata è l’Ospedale Vittorio Emanuele III presso Carate Brianza, in Lombardia, con appena 4,68% cesarei per 100 parti, contro una media nazionale di 26,27%
Infarto
del miocardio
L’ospedale migliore dove essere ricoverati in caso di infarto è l’Azienda ospedaliera S. Maria degli Angeli – sede di Sacile a San Vito al Tagliamento in Friuli Venezia Giulia, in cui si registrano solo 1,68 decessi per 100 ricoveri contro una media nazionale di 9,98%. Se si considera la quota di pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica entro 48 ore dal ricovero tra tutti i pazienti ricoverati per infarto, la performance media in Italia è di 36,71%, mentre l’ospedale migliore, con il 77,41% dei pazienti, è l’Azienda Ospedaliera Policlinico Tor Vergata di Roma
Insufficienza
cardiaca
Minore è il numero di decessi, più alta risulta la qualità delle cure offerte dall’ospedale in cui è avvento il ricovero. Per questo indicatore risulta primo in classifica in Italia è il Centro Cardiologico Monzino – Milano con appena 2,1% decessi contro un valore medio italiano di 10,67%
Ictus Fra gli indicatori si considera il numero di pazienti ricoverati nuovamente in ospedale dopo 30 giorni dal primo ricovero: più basso è questo numero, più alta è la sicurezza del trattamento ricevuto nel primo ricovero. In questo caso l’ospedale numero uno sono gli Ospedali Riuniti di Bergamo con appena 3,28% di nuovi ricoveri contro un valore medio nazionale di 10,29%
Frattura
del collo
del femore
è l’Ospedale Cto di Milano ad avere il primo posto in classifica con 0,81% deceduti contro una media nazionale di 6,02%. Un altro indicatore seguito per la frattura del collo del femore è la tempestività dell’intervento che secondo gli standard internazionali deve avvenire entro 48 ore dal ricovero. La media nazionale per questo indicatore è il 40,16% degli interventi. La struttura migliore è l’Istituto Rizzoli di Bologna, con l’86,92% degli interventi eseguiti entro 48 ore
Bronco-pneumopatia
cronico-ostruttiva
(Bpco)
un indicatore di performance è la mortalità entro 30 giorni dal ricovero. La media nazionale è di 8,79% per cento pazienti ricoverati. Il miglior ospedale risulta la Fondazione Maugeri di Cassano delle Murge in Puglia con lo 0,5%
Tumore
del colon
La performance è misurata sulla base della mortalità a 30 giorni dall’intervento. La media nazionale è di 4,37%, il primo ospedale è l’Ospedale di Magenta in Lombardia con 1,13%
Tumore
del retto
La media nazionale di mortalità a 30 giorni dall’intervento è di 1,99%, il primo ospedale è l’Azienda ospedaliera di Perugia con 0,36%
Tumore
del polmone
Anche in questo caso la performance ospedaliera è misurata sulla base della mortalità a 30 giorni dall’intervento. La media nazionale è di 1,54%, il primo ospedale è l’Azienda ospedaliera S. Martino di Genova con lo 0,3%
Intervento

di artroscopia
del ginocchio

Più è basso il numero di pazienti che devono subire un secondo intervento di artroscopia al ginocchio dopo 6 mesi dal primo, più alta è la buona riuscita del primo intervento. La media nazionale per questo indicatore è 1,44%. L’ospedale migliore è l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze con 0,21% dei casi

 

[Fonte http://www.repubblica.it/salute/medicina/2013/10/30/news/su_internet_la_mappa_degli_ospedali_migliori-69826513/]