Attività fisica: le raccomandazioni dell’OMS

Fare attività fisica è importante. Lo dicono le nuove raccomandazioni dell’OMS, un documento la cui edizione italiana è stata curata dall’Unione italiana sport per tutti, che è stato presentato a Roma. In sessanta pagine viene effettuata una fotografia dello stato attuale nel nostro Paese e allo stesso tempo vengono forniti dei consigli che sono molto utili per gli adulti e per i bambini in tema di salute. Vengono, infatti, fissate le regole fondamentali per restare in salute facendo attività fisica e sono indicati i comportamenti che dovrebbero spingere i nostri connazionali a fare più movimento.

I contenuti del rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono stati presentati nel corso del convegno “Per una salute da costruire insieme”. Le raccomandazioni riguardano la necessità di effettuare un’attività fisica moderata per ottenere dei benefici evidenti sulla salute dell’organismo. L’OMS raccomanda agli adulti di effettuare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica aerobica con un’intensità moderata. I bambini, invece, dovrebbero effettuare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, con un’intensità che può variare da moderata a intensa. Per quanto riguarda gli adulti, in particolare, i livelli consigliati possono essere raggiunti anche effettuando attività fisica ad intervalli relativamente brevi.

L’obiettivo è quello di raggiungere dei traguardi a livello mondiale. In particolare l’Organizzazione Mondiale della Sanità punta sulla riduzione del 10% della condizione di insufficiente attività fisica entro il 2025. Ma in generale gli obiettivi sono diversi e riguardano la salute dei cittadini. Infatti si vuole ridurre del 25% la mortalità precoce che deriva dall’insorgenza di alcune malattie, come quelle cardiovascolari, il diabete, le patologie respiratorie croniche e i tumori. Allo stesso tempo si vuole ridurre la prevalenza dell’ipertensione e frenare l’aumento costante dell’obesità.

Per raggiungere questi obiettivi un ruolo fondamentale deve essere svolto anche dalle città, che dovrebbero promuovere la salute per le varie fasce d’età, favorendo la cultura del movimento. Servono delle vere e proprie politiche pubbliche che siano orientate verso questi traguardi. Si dovrebbero mettere in atto degli incentivi fiscali per favorire l’attività fisica o per scoraggiare la sedentarietà. Si dovrebbero finanziare progetti di promozione dell’esercizio fisico ed effettuare degli interventi di pianificazione urbanistica adeguati.

[Fonte http://www.nanopress.it/economia/2017/02/23/come-ti-alzo-il-pil-con-l-economia-circolare/164453/]