Zaino pesante? Nessun danno alla schiena con la ‘school gym’

(di Irma D’Aria) – Quanto pesa lo zaino dei nostri figli? A cominciare dalla prima elementare per poi arrivare a medie e scuole superiori, i migliori anni della vita dei bambini trascorre portando sulle spalle un peso che spesso è maggiore di quello consigliato dagli esperti. Il ministero della Salute, infatti, raccomanda che gli zaini non superino mai il 10-15 per cento del peso corporeo dello scolaro. Ma quanti genitori fanno davvero questo calcolo? Avete mai provato a mettere sulla bilancia lo zaino pieno di quaderni, libri, astucci e – almeno alle elementari – qualche giochino per la ricreazione?

Meglio zaino o trolley? Per alleggerire il peso sulle spalle dei nostri figli anche in Italia si iniziano a vedere esperimenti di scuole “Senza Zaino” dove i bambini vanno in classe senza nulla perché trovano a scuola ciò che gli serve e così non c’è più il problema del peso. E poi c’è Zaino digitale, il progetto dell’associazione italiana editori (Aie) che permette l’accesso a contenuti integrativi dei testi scolastici o ai libri in formato digitale. Ma nella maggior parte delle scuole queste innovazioni non sono ancora arrivate e in classe si va con il classico zaino. Chi proprio vuole un’alternativa adotta il trolley. E poi ci sono i carrelli su cui appoggiare gli zaini che spesso, anche quando sono vuoti, sono già pesanti. I carrellini esistono di diversa portata da un minimo di 18 chili ad un massimo di 26 chili. Ma è davvero meglio per la schiena? “Se l’alternativa allo zaino è il trolley – spiega Bernardo Misaggi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vertebrale e Scoliosi dell’ASST PINI-CTO – bisogna verificare che non sia sovraccaricato in quanto, anche se dotato di ruote, questo zaino potrebbe richiedere sollevamenti e movimenti bruschi, provocando al bambino strappi e contratture lombari”. Tra l’altro il trolley è scomodo dove ci sono scale e può causare sovraccarichi alla spalla.

La scoliosi non c’entra. Secondo i dati raccolti da Isico (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale) oltre il 95% dei genitori si preoccupa per posture scorrette o atteggiamenti sbagliati della colonna assunti dai loro ragazzi. Ma – al di là delle preoccupazioni – cosa rischiano davvero i bambini a portare in spalla tanto peso? Secondo gli esperti, lo zaino non fa diventare la schiena curva e tanto meno provoca patologie come la scoliosi, invece bisogna mettere in movimento i nostri figli, il più possibile. “Uno zaino, portato troppo a lungo o indossato nel modo sbagliato, può causare mal di schiena, senza però arrecare nessun danno strutturale – chiarisce Fabio Zaina, fisiatra specialista di Isico. Certo un fisico allenato, che fa attività fisica regolarmente, sostiene meglio lo zaino. Insomma, patologie come la scoliosi o la cifosi non hanno nulla a che vedere con lo zainetto o la postura.

Movimento salva-schiena. “Al di là del carico comunque eccessivo trasportato (dal 22 al 27% del proprio peso corporeo contro il 15% massimo consentito) il primo aspetto da non sottovalutare riguarda le ore da dedicare al movimento – spiega Zaina. In genere, i nostri ragazzi portano lo zaino in spalla per brevi tratti e per periodi di tempo inferiori ai 15 minuti. Se lo zaino è molto pesante e viene portato per oltre 20 minuti possono insorgere dei dolori alla schiena”. Ma questi di solito passano quando si toglie lo zaino. “Se i ragazzi hanno un buon tono muscolare – prosegue Zaina – il rischio di incorrere nel dolore si abbassa notevolmente”. Ecco perché è fondamentale camminare per andare a scuola, se il tragitto è breve. Giocare e correre durante l’intervallo, alzarsi a intervalli regolari dal banco e fare sport.

La School gym. “Lo stesso insegnante può prevedere piccole sessioni di movimento per rompere la sedentarietà al banco di ore: sono sufficienti pochi minuti per una manciata di esercizi di school gym” – suggerisce Alessandra Negrini, fisioterapista di Isico. L’insegnante può dare indicazioni per eseguire i seguenti movimenti: “Flettere la testa a destra avvicinando l’orecchio alla spalla destra, di seguito abbassare la spalla sinistra fino ad avvertire tensione lateralmente a livello del collo, mantenere la posizione per alcuni secondi e poi ripetere sul lato opposto – spiega la fisioterapista. Un altro esercizio è questo: “Espirando flettere lateralmente il busto allungando il più possibile il braccio verso l’alto e in dentro, mantenere la posizione per qualche secondo per poi tornare alla posizione di partenza”. E poi per favorire una corretta postura questo: “Spingere indietro i gomiti cercando di avvicinarli dietro alla schiena, mantenendo la posizione per almeno 5 secondi. Infine – conclude Negrini – allungarsi in modo alternato con un braccio verso l’alto, come per afferrare qualcosa”.

Banchi e sedie. In realtà, l’attenzione di genitori ed insegnanti dovrebbe focalizzarsi anche sulla postura che i bambini e ancor più gli adolescenti hanno quando sono seduti in classe. “Il piano di lavoro ideale per chi studia o lavora al computer dovrebbe essere inclinato (per questo ad esempio si può suggerire l’utilizzo di un leggio) – spiega Alessandra Negrini, fisioterapista di Isico – un po’ come lo erano i banchi di scuola di una volta. Schiena e glutei vanno appoggiati allo schienale e collo e testa allineati con la colonna”.

Lo screening a casa. Durante gli anni scolastici la schiena dei bambini attraversa un periodo in cui potrebbe incorrere in possibili patologie: “Va prestata attenzione alla colonna dei bambini sia da parte dei genitori sia da parte degli insegnanti – afferma Sabrina Donzelli, fisiatra specialista di Isico – lo screening comincia a casa: osserviamo la schiena dei bambini e, se si reputa necessaria una valutazione più accurata, rivolgiamoci allo specialista. La scoliosi è una patologia che va diagnosticata prima possibile e curata con una terapia specifica”. (Repubblica.it)