Freddo: minaccia per per schiena e cervicale

Il freddo è solo la goccia che fa traboccare il vaso: in realtà la colpa di mal di schiena e cervicalgie che ci torturano nei mesi del gelo paralizzando movimenti e umore, è del “colpo d’aria, ovvero degli sbalzi temperatura che costringono i muscoli a contrarsi causando veri e propri spasmi dolorosi.

Colpo della strega, lombalgia, torcicollo, cefalee accompagnate da nausea e vomito tipico delle cervicalgie: un incubo per milioni di italiani che si può evitare con alcune attenzioni. Come spiega Andrea Pece, fisioterapista e docente di Terapia Manuale presso l’Università di Tor Vergata.

“Non è il freddo che di per sé causa un impennata delle patologie delle schiena e del collo, ma il brusco cambio di temperatura dal caldo al freddo e viceversa. A metterci nei guai sono gli sbalzi troppo repentini, come quando si esce dalla automobile e ci si espone al freddo e al vento, dopo essere stati in un ambiente con il riscaldamento acceso. Guai, ad esempio, ad esporsi alle cosiddette “lame d’aria”, tipiche di alcuni negozi per creare barriere di temperatura tra diversi ambienti”, spiega l’esperto.

“Tipico è il colpo delle strega che colpisce proprio nel momento in cui ci si lava i denti al mattino: la postura e il cambio di temperatura, nel passaggio dal letto al bagno, possono creare la situazione a rischio”.

Cosa si può fare per prevenire? Innanzitutto evitare gli sbalzi, poi proteggere le zone a rischio con sciarpe, foulard, maglioni a collo alto. “Fondamentale è poi tenersi attivi: fare movimento in modo da mantenere i muscoli e le articolazioni elastici e meno soggetti a contratture. Ma attenzione: quando si fa sport si deve avere un abbigliamento adeguato. Il segreto è vestirsi in modo da percepire un po’ di freddo quando si inizia perché il movimento muscolare crea un calore endogeno; evitare di sudare troppo aiutandosi anche con abiti traspiranti che sfogano il calore e il sudore in eccesso”, spiega Andrea Pece. (affaritaliani.it)