La disfunzione della postura è riconosciuta come una malattia

«La disfunzione posturale sarà presto definita una patologia a tutti gli effetti, perché è alla base di una serie di disturbi che vanno dal mal di schiena al mal di testa e può essere causata persino da una cattiva occlusione dei denti». Lo ha annunciato, nel corso del congresso internazionale di Posturologia clinica  a Roma, il professor Fabio Di Carlo, odontoiatra, docente all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti e membro del tavolo tecnico istituito dal ministero della Salute per definire le linee guida nazionali su misurazione e classificazione della postura.

«Un problema molto spesso sottovalutato – sottolinea Di Carlo – ma che è padre di molte alterazioni dolorose e fastidiose che peggiorano la qualità della vita e portano a complicazioni, generando peraltro una spesa considerevole per il Servizio sanitario nazionale». «Le disfunzioni posturali si possono anche prevenire: per questo abbiamo messo a disposizione dei cittadini la nostra professionalità, esperienza e le nostre apparecchiatura» ha sottolineato nel suo intervento il dottor Piero Galasso, direttore scientifico Diasu Sa.Ni Corporate.

«Esaminando il modo di camminare del paziente con la baropodometria elettronica, attraverso sofisticati macchinari come pedane e scanner che utilizzano la tecnologia 3D, siamo in grado di individuare con grande precisione l’origine dei disturbi e programmare un piano terapeutico individuale».  Altro capitolo interessante riguarda i problemi della masticazione: «Anche se sembra strano, una scorretta postura può derivare da una cattiva occlusione della mandibola, a causa di denti che sono cresciuti male – precisa Di Carlo – dal momento che la testa è legata al collo e alla colonna vertebrale». Fondamentale quindi sarà «il ruolo dei pediatri nell’intercettare precocemente le alterazioni riferibili alla patologia e informarne i genitori».

 Secondo uno studio del ministero della Salute realizzato nel 2018, i disturbi più frequenti dovuti a posizioni sbagliate sono: mal di schiena nel 61% dei casi, mal di testa (55%), tensione o dolore alle spalle (49%), dolore al collo (47%). Da non dimenticare poi che il mal di schiena è la ragione principale di ricorso alle visite dal medico di famiglia, senza contare che in Italia l’assenteismo sul lavoro dovuto a problemi posturali costa più di 3 miliardi di euro l’anno. Il tavolo tecnico che ha stilato le raccomandazioni sul trattamento della disfunzione posturale, studiando il problema dal 2017 a oggi, è composto da 22 professionisti e ricercatori. Il documento prodotto è stato approvato dal Consiglio Superiore di Sanità e contiene precisi protocolli terapeutici per gli specialisti: dagli ortopedici ai pediatri, dagli odontoiatri agli oculisti, dai neurologi ai fisiatri. (Il Messaggero)