Mal di schiena? Occhio a ileopsoas e piriforme

Due “muscoletti”  che,  per quanto poco nominati nella pratica popolare, si fanno invece sempre e “sonoramente sentire”

L’ ileopsoas ha il compito di sollevare la gamba verso il busto e o ruotarla all’esterno, compiendo azione a partire dalla parte interna della testa del femore (trocantere minore) arrivando fino all’articolazione tra le vertebre lombari e toraciche.

Senza perdere tempo in descrizioni troppo tecniche, è importante dire che questo muscolo, quando per diverse cause “si accorcia“, provoca forti dolori alla parte lombare della schiena, facendo temere apocalittici danni come vertebre rotte, ernie multiple, crolli fatali.

Pertanto per  evitare al malcapitato del caso superflue esposizioni a radiografie, inutili traumi psicologici da “spavento” od intossicanti trattamenti chimici sarebbe meglio far preventivamente eseguire da un esperto dei semplici test di movimento fisiologico che,  se comprovanti in tal senso, potranno essere seguiti dalla prescrizione di semplici manovre ed esercizi di allungamento specifico.

Un esempio velocissimo, per essere sempre più vicini alla pratica: distendevi supini, portate una coscia e tibia al petto aiutandovi con le mani, se l’altra gamba distesa sarà indotta a sollevare la coscia dal piano avremo probabilmente uno psoas “ristretto” che a sua volta potrà con pazienza, essere  riportato all’origine con diversi esercizi, tra cui il seguente: gamba anteriore piegata in avanti per tenere un equilibrio rilassato, una gamba allungata e distesa dietro,  portare il busto in avanti finchè si sente una leggera tensione sull’inguine.

L’ileopsoas è un muscolo dal percorso profondo, pertanto molto difficile da manipolare col massaggio, in alternativa sarebbe utile la tecnica del trigger point, oltre naturalmente a tutti i “ben più dolci” esercizi di stretching.

Attenzione perché sul trocantere, lo psoas ha  il tendine comune con l’ileo ed in caso di traumi o contratture anche quest’ultimo potrebbe essere interessato da dolori o punti dolenti, facendosi sentire proprio sull’esterno dell’osso del bacino, altrimenti detto “cresta iliaca”.

Sul piriforme, dicendo che è  il muscolo posto tra l’osso sacro e la testa del femore (gran trocantere)  deputato alla rotazione esterna della coscia, si può affermare che possieda il gran pregio di “avvolgere” il nervo sciatico in uscita dal bacino e diretto verso la coscia.

Questa caratteristica fa sì che, quando si irrita,  fa infiammare il detto nervo causando i classici episodi di “sciatica”, dolore ramificato alla coscia ed al polpaccio, troppo spesso  e frettolosamente imputati ad origini sciagurate come quelle citate sopra per lo psoas.

Auto test : distesi supini con gambe distese, sollevare una delle due gambe, sempre distesa, e con l’aiuto delle braccia portarla o tentare, a fare un angolo di 90° con il busto, se durante il percorso compare un dolore al centro del gluteo in movimento il test sarà positivo; un esercizio di stretching consigliato è supini, una gamba extra ruotata porta il piede sul ginocchio dell’altra che già piegata, con l’aiuto delle braccia viene portata al petto fino a sentire una leggera tensione al centro gluteo.

Anche questo è un muscolo interno non massaggiabile, che presenta dei trigger point caratteristici, e per il quale si ribadisce il consiglio di operare quotidianamente e pazientemente esercizi di stiramento dolce.

Naturalmente esistono altri test ed altri esercizi possibili, per i quali il consiglio è usuale, recarsi presso un centro studi qualificato dove l’esperienza degli operatori aiuterà concretamente ed in modo dolce a superare situazioni, se dei casi su esposti, altrimenti fortemente invalidanti e stressanti. (anesidora.it)