Mai ignorare i dolori alle ginocchia, a qualsiasi età

La gonalgia può nascondere tutta una serie di mali che vanno dall’infiammazione, all’artrosi, fino al tumore. Se è vero che distorsioni e meniscopatie producono un dolore fisiologico, è anche vero che ogni problema ha una cura specifica e personalizzata: trascurare il dolore può esporci a cronicizzazione o infiammazioni più serie. L’ortopedico è lo specialista di riferimento per i dolori alle ginocchia, ma anche il reumatologo entra in campo per alcuni problemi come l’artrosi.
Oggi vi spieghiamo cosa fare quando suonano alcuni campanelli d’allarme grazie all’intervista che ci ha concesso l’ortopedico Jacopo Conteduca. Il ginocchio è un’articolazione dell’equilibrio precario, fondamentale per ognuno di noi: un’infiammazione o un dolore in quella zona ci può mettere k.o. Sostenerci, flettere ed estendere le gambe sono funzioni importantissime che consentono una stabilità ottimale. I legamenti, i menischi e la capsula articolare (membrana di tessuto connettivo che avvolge l’articolazione) danno stabilità al ginocchio, che a sua volta rende stabile tutto il corpo. Distorsioni, fratture, lussazioni, meniscopatie (degenerative o da trauma), infiammazioni e processi degenerativi come le artrosi possono mettere a rischio le nostre ginocchia. Se togliamo i dolori derivanti da traumi, cadute e botte, tutte le altre patologie meritano un approfondimento più complesso. Con il dottor Jacopo Conteduca, che, oltre ad essere un dirigente medico ospedaliero del “Vito Fazzi” di Lecce, è una delle punte di diamante del Poliambulatorio dei dottori Maria Luisa e Ruggiero Calabrese, abbiamo sviscerato il tema della gonalgia nell’intervista che vi proponiamo oggi.
Le cause principali del dolore alle ginocchia sono l’usura, in alcuni tipi di lavoro e di sport a livello agonistico, l’anzianità, la familiarità, l’obesità (in alcuni casi il sovrappeso), fattori ormonali e metabolismo del calcio. La gonalgia può dipendere da varie condizioni patologiche, che in alcuni casi possono essere concomitanti: la figura dello specialista deve entrare in gioco quando il dolore persiste, oppure il gonfiore dura per più di un mese.
Prevenzione: le nostre ginocchia si proteggono mantenendo un peso sostenibile per il nostro organismo, rinforzando la muscolatura, utilizzando scarpe idonee e proteggendo le nostre ginocchia dai traumi, soprattutto se pratichiamo sport agonistici. Attenzione ai pesi, potrebbero danneggiare le articolazioni: non esagerate mai. Nell’intervista troverete tutti gli spunti per avere maggiore cura delle ginocchia.
INTERVISTA AL DOTTOR JACOPO CONTEDUCA, DIRIGENTE MEDICO DELL’OSPEDALE “V.FAZZI” E ORTOPEDICO DEL CENTRO “CALABRESE” DI CAVALLINO Dottore, a chi ci dobbiamo rivolgere quando la gonalgia si fa sentire? È sempre necessario l’approfondimento con uno specialista? Ci si rivolge al reumatologo o all’ortopedico? “Quando la gonalgia si fa sentire, dobbiamo rivolgerci sicuramente a un ortopedico, ma in alcuni casi può essere utile la figura del reumatologo. È necessario rivolgersi direttamente a uno specialista quando il dolore comincia in seguito a un trauma subito, ma anche quando viene riscontrata una tumefazione del ginocchio. Quando il ginocchio si gonfia o la gonalgia dura da più di un mese, senza che il normale antinfiammatorio sortisca gli effetti sperati, non si può attendere: bisogna rivolgersi all’ortopedico”. C’è qualche avvertimento per chi si automedica senza approfondire il problema? “Questo tipo di atteggiamento somiglia a quello dello struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia: in questo modo, chi si automedica, non scoprirà mai la causa del suo problema e quindi lo curerà male. La gonalgia, infatti, può avere tutta una serie di cause: da una semplice lesione meniscale a un’artrosi, fino al tumore, nei casi di pazienti più giovani”. Cosa si può nascondere dietro la gonalgia di uno sportivo e quale tipo di problema ci può essere se colpisce un paziente anziano? “Spesso gli sportivi vanno incontro a traumi o lesioni del crociato o del menisco. Se il dolore compare in seguito a sforzi, si potrebbe trattare di tendinite o di un problema di sindrome femoro-rotulea, oppure potrebbe esserci un problema reumatologico di sinovite. Nell’anziano è molto più frequente avere delle problematiche di tipo artrosico, oppure lesioni meniscali di tipo degenerativo. Naturalmente, ogni dolore merita una diagnosi e una cura personalizzata. Quindi, bisogna approfondire, perché le cause della gonalgia possono essere tantissime”. Quando il tempo e lo sforzo atletico danneggiano la cartilagine come si interviene? “Nei casi più lievi possono funzionare riposo, fisioterapia e infiltrazioni di cortisone e acido ialuronico, oppure di cellule staminali (che possono essere prelevate dal grasso o dal nostro stesso sangue). In altri casi bisogna optare per altri interventi come l’artroscopia (piccolo intervento chirurgico ndr), pulizia chirurgica della cartilagine, fino alla sostituzione della cartilagine rovinata con plastica e metallo (in altre parole, delle protesi)”. Sentiamo spesso di problemi ai legamenti nei calciatori: come prevenirli? Come curare un trauma ai legamenti e come intervenire se c’è una frattura? “Il miglior modo per prevenire problemi ai legamenti e avere una buona base muscolare, soprattutto se si gioca a calcio. C’è bisogno di una buona capacità propriocettiva, che viene allenata con esercizi specifici. Stiamo parlando della capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato della contrazione dei propri muscoli, senza che sia necessario usare la vista. Il trauma dei legamenti può essere curato in maniera conservativa, se si tratta di pazienti più avanti con l’età. Non parlo di età anagrafica, ma di età biologica: mi capita di visitare spesso pazienti over 60 che praticano molto più sport di un classico ventenne. Ogni paziente deve essere attentamente valutato e il trattamento personalizzato. Il legamento sul quale si interviene più frequentemente chirurgicamente, ricostruendolo e piu raramente riparandolo è il legamento crociato anteriore. Oggi si tende a intervenire chirurgicamente non riparando il legamento, ma ricostruendo il legamento crociato anteriore. Se c’è una frattura, a seconda dell’osso fratturato, si può intervenire con la chirurgia di riduzione e sintesi, oppure nelle fratture più composte con una semplice ingessatura”. Ci può dare qualche consiglio di prevenzione: come arrivare alla vecchiaia con ginocchia efficienti? “Innanzitutto mantenendo un buon peso corporeo. Bisogna garantire un peso forma perché le nostre ginocchia non vadano in sofferenza. Poi, è importantissimo un po’ di movimento per mantenere giovani le cartilagini e far funzionare al meglio tendini e muscoli intorno al ginocchio. Però facciamo attenzione: vanno benissimo nuoto e bici, ma attenti a non esagerare con running e pesi. La pesistica, a lungo andare, può usurare le nostre ginocchia”. (Leccesette)