Traumi sportivi: alcune regole di primo soccorso

Chi pratica un’attività sportiva, qualunque livello,  è soggetto a traumi quali stiramenti, distorsioni, borsiti, lesioni dei legamenti, fratture e lussazioni, riporta Simona Gauri per Leonardo.it. Ne è vittima, in particolare, chi intraprende un’attività che gli è nuova, magari dopo un lungo periodo di inattività, e chi trascura la fase preliminare del riscaldamento. Le lesioni possono verificarsi d’improvviso o svilupparsi gradualmente. Il trattamento mira ad alleviare il dolore e recuperare la piena funzionalità con l’impiego di analgesici, fisioterapia, manipolazione e omeopatia.

I SINTOMI

A seconda del trauma:

  • dolore
  • gonfiore
  • rigidità

CAUSE

Fattori predisponenti:

  • forma fisica inadeguata
  • mancanza di esercizi di riscaldamento o defaticamento

Fattori scatenanti:

  • contatto violento
  • sforzo eccessivo di un muscolo o di un’articolazione
  • trauma accidentale

PIANO TERAPEUTICO

Terapie primarie:

  • a riposo, ghiaccio, compressione, sollevamento
  • analgesici e antinfiammatori non steroidei (FANS)
  • trattamento per lussazione, frattura, rottura del tendine di Achille e altre lesioni specifiche
  • fisioterapia, osteopatia e chiropratica

Terapie di sostegno:

  • terapia nutrizionale
  • agopuntura
  • omeopatia

PERCHE’ INSORGONO I TRAUMI SPORTIVI?

La pratica dello sport comporta rischi di traumi a qualunque parte del sistema muscolo-scheletrico. Tutti gli sport di contatto come il rugby  comportano rischi di fratture ossee, la corsa espone al rischio di fratture da stress per lo sforzo ripetuto delle piccole ossa dei piedi, e tutti gli sport che pongono sotto sforzo le articolazioni comportano rischi di distorsioni e lussazioni.

Sono comuni anche le lesioni a legamenti e tendini, le piccole fasce di tessuto fibroso che collegano i muscoli delle ossa, che si verificano soprattutto a seguito di salti o cadute. Se i tendini s’infiammano, si ha la tendinite; se l’infiammazione interessa l’ingresso del muscolo sull’osso, si ha  l’entesite.

Due tipi comuni di entesite  sono il gomito del tennista e il gomito del golfista, che interessano rispettivamente la parte esterna interna del gomito, e che prendono nome dagli sport a cui sono più tipicamente associati, benché non si limitino a questi. La fascite plantare, comune fra chi pratica la corsa di fondo, colpisce la pianta del piede. Più rari sono i casi di rottura tendinea, interessano soprattutto il tendine di Achille, posto sopra il calcagno.

Sono possibili, infine, i traumi muscolari come lo stiramento, comune a tutti gli sport, soprattutto quando non si pratica un riscaldamento adeguato.

SPORT DIVERSI

Ogni sport comporta una serie di dischi, anche per gli atleti più allenati. Il golf, per esempio, produce la maggior incidenza di disturbi alla schiena di qualunque sport professionale. Molti sono legati alla colonna vertebrale sulla quale si scarica lo sforzo della rotazione di bacino, ginocchia e spalle.

Chi pratica la corsa riferisce espresso dolore lombare, alle spalle e al collo, mentre la ginnastica comporta frequenti traumi spinali nella regione lombare.

Nel nuoto, lo stile a farfalla pone sotto enorme sforzo le ossa e i muscoli lombari, soprattutto nei giovani nuotatori, mentre lo stile libero può causare dolore toracico e deformità dorsali nelle giovani donne a causa del tipo di movimento ripetuto.

Il calcio produce la massima incidenza di traumi sportivi tra i giocatori giovani. Nel tempo, l’attività troppo ripetitiva provoca danni a particolari ossa, muscoli e tendini. I giovani talenti sono sottoposti ad allenamento intensivo volto alla competizione in età sempre più precoce, e questo fenomeno può produrre conseguenze tragiche a livello fisico.

MISURE DI PRIMO SOCCORSO

Misure di primo soccorso per ogni tipo di trauma:

  • Riposo: sedere/giacere con la parte colpita sostenuta da un comodo supporto.
  • Ghiaccio: applicare la borsa del ghiaccio sulla parte colpita per 10-15 minuti.
  • Compressione: applicare uno strato di cotone sulla parte colpita e fasciarla.
  • Sollevamento: sollevare e sostenere la parte colpita per ridurre l’afflusso di sangue e prevenire un ulteriore gonfiore.

IMPORTANTE: In caso di sospetta lesione nella pratica dello sport o di un’attività fisica, non trascurare il problema, ma provvedere alle misure di primo soccorso e rivolgersi subito al medico.