Bambina di sei mesi lacerata da una supposta: è successo a Marina di Massa

(di Cristina Labella per Urbanpost.it) – Il fatto sconcertante è accaduto a Marina di Massa, al pronto soccorso dell’ospedale delle Apuane. A seguito di una caduta accidentale dal passeggino una bambina di sei mesi è stata portata dai genitori al Noa per escludere un eventuale trauma cranico. Arrivata in ospedale la bambina è stata controllata dallo staff medico. Per abbassarle la temperatura e per calmarla, il pediatra di turno dispone la somministrazione di una tachipirina in supposta. L’infermiera avrebbe commesso un grave errore: anziché inserire la supposta nel retto, l’ha infilata in vagina, provocando una dolorosa, seppur lieve, lacerazione. «Appena ho visto quello che ha fatto quell’infermiera alla mia bambina mi sono messa a urlare: ‘ma che cos’ha fatto?!’» ha raccontato piena di rabbia la madre della piccola alla Voce Apuana, denunciando un nuovo caso di malasanità. «È inaccettabile che queste cose possano succedere in un ospedale – afferma – per di più da parte di professionisti. La bimba fortunatamente sta bene da un punto di vista emotivo e empatico, ma potrebbe essere compromessa da un punto di vista ginecologico. Faremo sicuramente denuncia contro la responsabilità medica, e presenteremo anche una richiesta danni. Non possiamo tacere e farla passare liscia», ha proseguito la mamma della bambina che intende appunto agire legalmente contro l’ospedale. I genitori hanno precisato che l’infermiera, accortasi dell’errore ha chiesto scusa. Nel referto però alcuni particolari della vicenda sarebbero stati omessi. «Nella mattina di domenica, quando stavamo per uscire dall’ospedale ci viene consegnato il referto in cui hanno omesso volontariamente molti dettagli e hanno scritto ‘la mamma sostiene che…’. Al che mi sono impuntata per fare in modo che venisse cambiato e venisse scritta la realtà. L’unica cosa che hanno cambiato è che in fondo al referto è stata aggiunta la dicitura ‘tentativo di…’. Ma ancora, non si è trattato di un tentativo, dal momento che l’atto è stato compiuto effettivamente: c’è una bella differenza tra un’azione tentata e un’azione compiuta». Una brutta avventura per la famiglia milanese che si trovava in vacanza a Marina di Massa. A pagarne lo scotto una bambina di appena sei mesi, ecco questo dovrebbe far riflettere.