Come si riconosce l’artrite psoriasica

Tra le varie forme di artrite quella psoriasica è una delle più complesse. Può infatti presentarsi in modo subdolo, con il risultato che spesso la diagnosi arriva anche dopo alcuni anni dall’esordio dei primi sintomi. Più dell’ 80% delle persone affette da artrite psoriasica, inoltre, ha una storia personale o familiare di psoriasi o artrite psoriasica nei parenti più stretti (genitori, fratelli).

Quali sono le caratteristiche di questa forma di artrite?

«L’artrite psoriasica è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni. Circa il 15-30% delle persone affette da psoriasi è destinata a svilupparla nel corso della vita e circa il 15% degli individui che soffrono di forme asimmetriche di artrite svilupperà nel tempo anche la psoriasi. In Italia si stima che colpisca circa lo 0,5-1 % della popolazione, uomini e donne in egual misura. Vista l’eterogeneità dei sintomi, viene distinta in alcuni sottotipi. Si parla di oligoartrite quando sono coinvolte meno di cinque articolazioni, sia piccole sia grandi. Questa forma è in genere asimmetrica e si associa all’infiammazione delle inserzioni dei tendini sull’osso, soprattutto a livello di mani, piedi e spalle. Esiste anche una forma poliarticolare, che coinvolge più di cinque articolazioni contemporaneamente e di solito è simmetrica. La forma assiale o spondilitica, come suggerisce il nome, coinvolge la colonna vertebrale, da sola o in associazione alle articolazioni periferiche (mani e piedi). La forma più invalidante, ma anche più rara, è l’artrite mutilante, che compromettere seriamente la struttura ossa delle falangi terminali delle dita di mani e piedi. Infine c’è anche una forma prevalentemente dattilitica, che nel tempo può associarsi ad artrite» spiega Gianfranco Ferraccioli, ordinario di Reumatologia dell’Università Cattolica di Roma.

Quali sono i sintomi che devono destare maggiormente sospetto?

«Il cosiddetto dito a “salsicciotto”(dattilite), caratterizzato da dolore e gonfiore alle dita delle mani o dei piedi, è uno dei segnali più importanti. Altro sintomo tipico è la dolenzia e l’infiammazione nel punto in cui i tendini si connettono all’osso (entesite), che spesso si verifica a livello del tallone (tendinite Achillea) o della pianta del piede (fascite plantare). Anche un mal di schiena di tipo infiammatorio va guardato con sospetto se dura a lungo. In genere questo dolore è localizzato alla regione pre-sacrale e alle natiche. Nelle fasi iniziali il dolore e l’eventuale rigidità, che spesso si associa, si manifestano soprattutto durante il riposo notturno, sono più intensi al mattino e si accentuano con l’inattività».

Come si può curare quest’artrite?

«Un trattamento mirato è fondamentale per alleviare i sintomi e ridurre il rischio di danni articolari permanenti. Di solito all’inizio si ricorre a farmaci antinfiammatori, che vanno assunti per lunghi periodi di tempo, finché non si riesce a “spegnere” l’infiammazione. Se gli antinfiammatori non sono ben tollerati o comunque sufficienti, si passa a un’altra categoria di medicinali, i farmaci antireumatici che modificano la malattia, tra cui il metotrexato. Il passo successivo, in caso di mancata risposta, è il ricorso ai farmaci biologici, che hanno rivoluzionato il trattamento di molte malattie reumatiche. Presupposto fondamentale per il successo della terapia, soprattutto quando l’artrite è associata alla psoriasi, è agire sia sul fronte cutaneo sia su quello articolare, tenendo conto che alcuni farmaci possono aggravare la forma cutanea».

Predisposizione genetica

La psoriasi è una malattia cutanea non contagiosa, conseguenza di un’enorme accelerazione del ricambio delle cellule dell’epidermide sostenuta da fenomeni immunitari e infiammatori. I fattori che attivano questo processo sono ancora in gran parte sconosciuti, ma ci sono una predisposizione genetica e l’influenza di alcuni fattori di rischio, tra cui fumo di sigaretta, sovrappeso, stress importante e alcune infezioni. La forma più comune è la cosiddetta psoriasi volgare, caratterizzata da chiazze arrossate e a limiti netti, rivestite da squame biancastre facilmente sfaldabili. La psoriasi è spesso accompagnata, da altre patologie come l’artrite psoriasica, o da malattie metaboliche e cardiovascolari (aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, aumento del rischio di sviluppare diabete, aumento del rischio di infarto).

Le terapie

I farmaci biologici, che agiscono sulle molecole infiammatorie più importanti come il TNF e le interleuchine, rappresentano uno dei maggiori progressi ottenuti dalla medicina negli ultimi anni. «Accanto all’uso ormai consolidato degli inibitori del TNF-alfa (anti-TNF), di recente sono disponibili per il trattamento dell’artrite psoriasica diversi farmaci biologici che vanno ad agire su specifiche molecole coinvolte sia nella psoriasi sia nell’artrite», dice Gianfranco Ferraccioli.

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[Fonte http://www.corriere.it/salute/reumatologia/17_gennaio_20/come-si-riconosce-l-artrite-psoriasica-beb8a11e-df3d-11e6-ac31-10863be346e7.shtml]