Mal di schiena: quali materasso scegliere e perché

Quale materasso è meglio scegliere se si soffre di mal di schiena e cervicale? Fino a poco tempo fa si pensava che un materasso duro fosse la soluzione migliore per chi soffre di mal di schiena, oggi non è più così. Una ricerca americana pubblicata sulla rivista “The Lancet” ha provato infatti che sono i materassi semi duri ad essere maggiormente indicati per chi soffre di dolore lombare cronico e cervicale.

Lo studio

La ricerca ha coinvolto trecento adulti affetti da mal di schiena e differenti tipologie di materasso con l’obiettivo di andare a studiare la relazione tra mal di schiena e durezza. Il risultato ha evidenziato un più rapido miglioramento delle condizioni di salute negli individui a cui era stato assegnato un materasso semiduro che, dopo 90 giorni, provavano meno dolore e riuscivano a svolgere più facilmente le attività di tutti i giorni. La spiegazione deve essere collegata al fatto che la nostra spina dorsale non è una semplice linea dritta ed i materassi semi duri si adattano meglio alle sue curvature naturali e premettono una migliore distribuzione del nostro peso.

Quale materasso scegliere

Non esiste un materasso perfetto per tutti perché devono essere prese in considerazioni anche variabili personali come il peso e le caratteristiche fisiche delle singole persone. Ci sono però alcune caratteristiche che sono più indicati di altre per correggere lievi problematiche. Per chi soffre di mal di schiena, ad esempio, è consigliabile scegliere un materasso ergonomico ed avvolgente come il memory foam o la soluzione che unisce questo a molle indipendenti. In questi casi il materasso si adatta perfettamente alle curve naturali della colonna vertebrale permettendo così l’allineamento di collo, dorso e schiena.

Quando si è più anziani o si soffre di mal di schiena frequente la scelta cambia leggermente. In presenza di queste caratteristiche infatti è consigliato scegliere un materasso leggermente più morbido del precedente, ma occorre fare attenzione a non strafare. Una soluzione troppo morbida infatti andrebbe a cedere e, anche in questo caso, a provocare un’incurvatura della colonna vertebrale ed una sbagliata distribuzione del peso corporeo. Poi, per le esigenze più particolari, c’è tutto il capitolo dei dispositivi medici.

Non solo il materasso

Un buon riposo non dipende esclusivamente dal materasso. Devono essere infatti considerati anche altri fattori come il cuscino, la rete e la posizione in cui si riposa. Il cuscino non dovrebbe essere né troppo alto né troppo basso e rispettare caratteristiche fisiche di chi lo utilizza come, ad esempio, la larghezza delle

spalle. La rete non deve essere né troppo rigida né troppo flessibile, ma trovare un equilibrio tra queste due caratteristiche. Oggi esistono anche particolari tecnologie che ti permettono di regolare autonomamente la flessibilità delle doghe della propria rete. La posizione in cui si riposa è un aspetto fondamentale da considerare quando si trattano problemi come il mal di schiena lieve e la sciatica. Per

rilassare la schiena, solitamente, è consigliabile dormire supino con le braccia distese lungo il corpo o sul fianco, piegando leggermente le gambe. È sconsigliato invece dormire prono poiché incrementa la curvatura della schiena e, di conseguenza, la probabilità di avere dolore al risveglio.

Quando cambiare il materasso

Gli esperti consigliano di cambiare il materasso ogni 10-15 anni, non solo per una questione di igiene ma anche di efficienza poiché dopo alcuni anni questo tende a sformarsi, soprattutto se si è abituati a non ruotarlo e a dormire sempre nelle stesse posizioni. Per garantirgli una durata maggiore è possibile seguire una serie di accorgimenti ma se quando ti svegli ti accorgi di non aver riposato bene, di avere i muscoli del collo e della schiena indolenziti nonostante hai dormito nella solita posizione di sempre, allora è arrivato quel momento… il momento di cambiare materasso. (targatocn.it)