Muore donna in ospedale, parenti assaltano nosocomio

(di Tiziana Di Giovannandrea per Rainews) –
Botte a medici ed infermieri dopo la morte di una donna di 55 anni da parte dei parenti della deceduta, con il danneggiamento anche del reparto di Medicina d’Urgenza. E’ accaduto a Boscotrecase, in provincia di Napoli. Per riportare l’ordine ed identificare gli autori dei danneggiamenti sono dovuti intervenire i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata. La degente morta, per una presunta leucemia, era di Torre Annunziata. E’ deceduta dopo un lungo tentativo di rianimazione presso l’ospedale Sant’Anna e Santissima Maria della Neve e dopo 4 giorni di ricovero tra i reparti di Cardiologia e Medicina. Alcune decine di persone, uomini e donne, parenti della donna, per ”vendicare” la morte della loro congiunta, convinti di trovarsi di fronte ad un caso di malasanità, hanno assaltato il reparto di Medicina d’urgenza  picchiando con veemenza alcuni medici ed infermieri presenti nella struttura e danneggiando suppellettili e macchinari.  Due medici di turno hanno riportato lievi contusioni mentre sono stati gravemente danneggiati gli arredi e i macchinari. I Carabinieri intervenuti su richiesta del personale medico hanno identificato due figli della donna, un 24enne che, nonostante la presenza dei militari, ha continuato a prendere a pugni il muro di una stanza e ha rovesciato a terra una scrivania ed un 30enne sorpreso mentre rovesciava gli armadietti di una stanza riservata ai medici. I Carabinieri sono riusciti a riportare la situazione alla normalità. Dopo di che i parenti della donna deceduta hanno presentato denuncia contro i medici ed il nosocomio sostenendo di trovarsi di fronte ad un caso di malasanità. A seguito della denuncia, su ordine della Procura di Torre Annunziata, il corpo della paziente defunta è stato posto sotto sequestro e trasferito all’obitorio di Castellammare di Stabia. I magistrati hanno aperto un’inchiesta, a seguito della denuncia dei congiunti, per far eseguire l’autopsia e capire le cause della morte. Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio e denunciato dall’Asl Napoli 3 Sud, i cui vertici hanno spiegato: “Fermo restando il dolore per la perdita di una vita questo comportamento è da condannare, perché in questo modo si mette in pericolo anche l’incolumità di altri pazienti, oltre che del personale lo stesso regolare funzionamento del reparto”