Artroprotesi di ginocchio, “istruzioni” per l’uso

In caso di ginocchio dolente, rigido, che rende difficile lo svolgimento delle comuni attività, si può prendere in considerazione, consultando il proprio medico, l’intervento di protesi al ginocchio. Questa operazione di solito si esegue su pazienti over 50 con grave artrosi. L’intervento si esegue in anestesia generale (il paziente è privo di conoscenza) o anestesia spinale / epidurale (il paziente è sveglio ma insensibile dalla vita in giù).
Si effettua un taglio di 20 – 30 cm sul ginocchio. La parte danneggiata viene rimossa e sostituita con una articolazione artificiale, di materiale metallico o plastico. Il ginocchio artificiale viene collegato alla tibia e al femore con cemento o materiale speciale. Ora le parti artificiali formano la nuova articolazione, insieme ai muscoli che circondano e legamenti per il supporto e la motilità. Dopo l’intervento di protesi al ginocchio il paziente viene dimesso nel giro di 3-5 giorni. La maggior parte delle persone che si sottopone a questo tipo di intervento nota subito evidenti miglioramenti. Il dolore provocato dal ginocchio usurato non c’è più grazie alla nuova articolazione artificiale.
Dopo l’intervento, il paziente è già in piedi il giorno dopo e può muovere la gamba.
All’inizio, si può camminare appoggiandosi alla sbarra, oppure con stampelle o bastoni, per abituare gradualmente la nuova articolazione a sostenere il peso del corpo.
Dopo circa sei settimane, la maggior parte delle persone camminano tranquillamente senza bisogno di aiuto.
Dopo aver recuperato il tono muscolare con la fisioterapia, le persone sottoposte ad intervento di protesi al ginocchio possono svolgere la maggior parte delle normali attività (tranne correre e saltare). Dopo un intervento di protesi al ginocchio spesso si viene dimessi il giorno dopo. Se si viene inviati ad una struttura specializzata, il tempo di degenza è di circa 10 giorni.
Si può anche fare fisioterapia a domicilio. Il medico potrebbe inoltre raccomandare delle sessioni di fisioterapia ambulatoriale per accelerare la riabilitazione. La fisioterapia può durare uno o due mesi, a seconda delle condizioni del paziente.

Dopo l’intervento non si deve sforzare nè torcere la gamba. Anche a letto la gamba e il ginocchio operato va tenuto il più dritto possibile. Evitare anche di inginocchiarsi e piegarsi subito dopo l’intervento.
Seguire sempre le indicazioni del fisioterapista, il mancato rispetto delle precauzioni suggerite può causare la dislocazione dell’articolazione artificiale.
Ecco alcuni suggerimenti per facilitare la riabilitazione del ginocchio operato.
– Evitare di salire e scendere le scale. Organizzarsi in casa in modo da non dover salire troppo spesso le scale.
– Utilizzare sedie con schienale diritto, evitare le poltrone.
– Per evitare cadute o inciampi, rimuovere tappeti, cavi e qualsiasi cosa possa ostacolare il cammino per le stanze.
– Tenere lontani animali domestici irrequieti durante il tempo della riabilitazione.
– Consultare il medico prima di tornare ad attività quotidiane come guida, attività fisica o sessuale.
Le protesi articolari del ginocchio artificiali sono in continua evoluzione tecnologica. Ovviamente, come per tutti gli interventi chirurgici, esistono dei rischi.
In primo luogo, dato che il movimento sarà limitato per i primi periodi, c’è il rischio che si formino coaguli di sangue. Per prevenire questa situazione, il medico può prescrivere fluidificanti del sangue.
Esistono anche minimi rischi di infezione e sanguinamento, ed anche rischi collegati all’anestesia generale.
Atri rischi possibili ma molto rari sono:
– Possibilità che pezzi di midollo osseo entrino nel flusso sanguigno fino ai polmoni, causando gravi problemi respiratori.
– Possibilità di danneggiamento dei nervi del ginocchio con conseguente intorpidimento.
– Rottura di altre ossa durante l’intervento chirurgico, che può richiedere una degenza prolungata.
– Possibile rottura delle protesi artificiali

Quando sono state effettuati i primi interventi di protesi al ginocchio, negli anni ’70, si pensava che le parti artificiali sarebbero durate circa 10 anni. Al giorno d’oggi, più dell’85% delle protesi dura almeno 20 anni. L’evoluzione continua dei materiali e delle tecniche aumenterà sicuramente la durata delle protesi.

Bibliografia
^ The Cleveland Clinic Department of Orthopaedic Surgery.
^ American Academy of Orthopaedic Surgeons.
^ Arthritis Foundation.
^ Osteoarthritis Health Center. http://www.webmd.com/osteoarthritis/guide/knee-replacement-surgery.