“Eʼ straniera”: lʼospedale di San Marino nega il soccorso a una 17enne italiana

L’ospedale di San Marino ha negato il soccorso a una 17enne italiana, caduta in moto a Montelicciano, frazione in provincia di Pesaro-Urbino, al confine con la piccola Repubblica. Di fronte alla richiesta di ricovero, infatti, secondo quanto spiegato dal medico del 118 intervenuto sul posto, la struttura ospedaliera di San Marino ha chiesto se la ragazza fosse sammarinese e di fronte a risposta negativa ha vietato l’ingresso dell’ambulanza.

Il racconto del medico del 118 – A riportare la vicenda sono le edizioni locali di Rimini e Pesaro de il Resto del Carlino: la ragazza è caduta in moto in seguito a un incidente facendosi male alle gambe e alle ginocchia in particolare: quello di San Marino era l’ospedlae più vicino rispetto al luogo dell’incidente ma alla fine la 17enne è stata portata in quello di Urbino proprio in seguito alla risposta negativa ricevuta dalla struttura della Repubblica di San Marino che ha rifiutato le cure alla ragazza in quanto italiana e non sanmarinese, come espressamente richiesto dalla segreteria al momento della chiamata del 118. E proprio il dottor Michele Nardella, intervenuto sul luogo della caduta con l’ambulanza, ha raccontato la vicenda: “Siamo stati costretti a portare la ragazza all’ospedale di Urbino, distante 25 chilometri di strada tortuosa impiegandoci quasi un’ora prima di arrivare, condannando la giovane a piangere per i sobbalzi che è stata costretta a subire dovendo percorrere strade tortuose e piene di buche”.

La replica dell’ospedale – “L’Ospedale di Stato San Marino non rifiuta le cure a nessuno” e “non attua alcun ‘apartheid sanitaria e umanitaria’, come confermano le molteplici occasioni in cui le ambulanze sammarinesi sono intervenute al di fuori dei confini di Stato e il fatto che mai sia stato rifiutato un paziente di qualunque nazionalità, trasportato da 118 italiani all’ospedale sammarinese”: è questa la replica, tramite una nota, dell’Iss, l’Istituto per la Sicurezza Sociale del Titano. La presa di posizione dell’Istituto, si legge nel comunicato, arriva in conseguenza “all’accusa di rifiuto di soccorso per l’incidente stradale avvenuto sabato scorso in territorio italiano in prossimità del confine con San Marino e al successivo clamore mediatico, per ciò che concerne le gravi affermazioni rilasciate dal dottor Nardella del 118 di Pesaro-Urbino”, a proposito della mancata accettazione di una paziente in quanto cittadina italiana e non sammarinese. (Tgcom24)