Esposizione ai pesticidi associata alla SLA
Legami pericolosi
Eva L. Feldman, dell’Università del Michigan e colleghi hanno esaminato l’influenza che l’esposizione professionale e i fattori ambientali hanno sul rischio di sviluppare la SLA nel loro stato. Hanno esaminato la presenza di inquinanti ambientali nel sangue e valutato in modo dettagliato l’esposizione attraverso un sondaggio. Lo studio ha reclutato 156 pazienti con SLA e 128 pazienti di controllo per il confronto, per 101 pazienti con SLA e 110 controlli erano presenti dati demografici e sugli inquinanti completi.
Alla fine dell’analisi, incrociando i dati sui parametri del sangue con le informazioni sull’esposizione (ambientale, legata per esempio al luogo di residenza, oppure occupazionale, quindi collegata al tipo di lavoro svolto) fornite nei questionari, gli autori hanno appurato che l’esposizione ai pesticidi era associata a un più alto rischio di sviluppare la SLA.
Sostanze persistenti
Principali indiziate sono le sostanze più persistenti nell’ambiente e maggiormente soggette ad accumulo nell’organismo animale e anche umano, come i pesticidi organoclorurati, i policlorobifenili e il polibrominato difenile, un ritardante di fiamma noto interferente endocrino. Questi composti rivestono un particolare interesse come potenziali fattori d rischio per la SLA in quanto sono note le loro proprietà neurotossiche.
“Siccome i fattori ambientali che influenzano la suscettibilità, l’insorgenza e la progressione della SLA restano in gran parte sconosciuti, crediamo che studi futuri siano necessari per valutare le tendenze longitudinali nelle misurazioni dell’esposizione, valutare prodotti chimici nuovi e non persistenti, prendere in considerazione i meccanismi patogenetici e valutare le variazioni fenotipiche”, cioè il modo in cui l’ambiente incide sui geni, conclude lo studio.
[Fonte http://www.panorama.it/scienza/salute/esposizione-ai-pesticidi-associata-alla-sla/]