Farmaci e caldo: ecco gli effetti collaterali durante la stagione estiva

Farmaci e caldo, quali sono gli effetti collaterali? In estate, si sa, le temperature elevate e l’alto tasso di umidità non aiutano a sentirsi pienamente in forma, anzi. In particolar modo, chi è affetto da alcune patologie croniche può sentirsi più affaticato o debole. Così riporta Chiara Tuccilli per Pazienti.it.

Questo sia per l’effetto diretto del caldo sull’organismo sia per gli eventuali effetti collaterali dei farmaci che possono amplificare il malessere. A tal proposito, per chi non soffre di patologie croniche, il consiglio migliore è di limitare l’assunzione dei farmaci solo alle situazioni strettamente necessarie. Per chi soffre di patologie croniche, può essere utile rivolgersi al medico per un adattamento della terapia o al farmacista per ricevere preziosi consigli.

Come conservare i farmaci durante la stagione estiva

Per i farmaci, oltre agli effetti collaterali che si possono verificare con il caldo, va considerato che temperatura alta e umidità dell’aria sono anche responsabili della loro scorretta conservazione. I farmaci, infatti, vanno conservati sempre in luoghi freschi e asciutti (è da evitare, ad esempio, il bagno perché è una delle zone più umide della casa).

Le modalità di conservazione di ciascun farmaco, soprattutto se particolari, sono indicate nel foglietto illustrativo e vanno rispettate scrupolosamente. Infatti, il mancato rispetto potrebbe alterare il principio attivo causando effetti collaterali dovuti, ad esempio, alla somministrazione di una dose inefficace. Particolare attenzione in questo va prestata soprattutto per quei farmaci, come l’insulina, il cui esatto dosaggio è fondamentale.

Qualora non vi siano indicazioni sulla conservazione dei farmaci, ci si deve assicurare di riporre i medicinali in posti con temperatura inferiore ai 25°C. Può capitare di lasciarli per pochi giorni in un posto con una temperatura superiore senza causarne il deperimento, ma conservando i farmaci per troppo tempo in luoghi caldi e umidi perdono di efficacia e la data di scadenza indicata sulla confezione deve essere largamente anticipata.

Poi, in generale, una volta aperte le confezioni è preferibile scrivere su di esse la data di apertura. Infatti, una volta alterata l’integrità del contenitore, inizia il deperimento del farmaco. Perciò, farmaci aperti da troppo tempo, anche se non è ancora stata raggiunta la data di scadenza, potrebbero non essere efficaci.

Le indicazioni precedenti valgono sempre, in ogni periodo dell’anno. Ma l’estate è ormai iniziata, perciò cerchiamo di capire come comportarci in questa stagione.

Iniziamo da un suggerimento da seguire quando si preparano le valigie per le tanto attese vacanze estive: dove e come trasportare i farmaci.

Trasportare i medicinali in un contenitore refrigerato è assolutamente necessario per farmaci come l’insulina, gli antibiotici, gli analgesici, gli antiepilettici, gli anticoagulanti, i sedativi e i farmaci adrenergici. Gli altri farmaci, sebbene sia sempre preferibile trasportarli nel contenitore refrigerato, possono essere portati con sé senza il contenitore, in luogo non esposto al calore o al sole diretto, quindi avendo cura di non lasciarli nella valigia una volta a destinazione.

Va da sé che i farmaci non andrebbero lasciati nell’automobile ma, qualora vi fosse la necessità di tenerli per emergenza, vanno inseriti in un contenitore che assicuri il mantenimento di una temperatura non elevata e costante (gli sbalzi termici sono dannosi soprattutto per alcuni tipi di farmaci, in particolar modo quelli il cui principio attivo è una proteina).

Altra cosa da tenere presente è che alcuni farmaci possono avere degli effetti collaterali maggiori nella stagione estiva, indipendentemente da come vengono conservati.

Avverti più calore? Colpa dei farmaci!

In estate, l’organismo deve mantenere sempre la sua temperatura costante e per farlo deve disperdere calore attraverso la sudorazione. La perdita di liquidi e minerali causata dalla sudorazione va sempre reintegrata bevendo molto, per evitare squilibri idro-elettrolitici.

Inoltre, in estate è frequente sperimentare dei cali della pressione arteriosa che, se troppo elevati, possono causare diversi problemi (soprattutto se l’organismo non è in grado di contrastarli e se si soffre di ipotensione).

Purtroppo, alcuni farmaci interferiscono proprio con i meccanismi di termoregolazione, idratazione e controllo della pressione arteriosa. Tra questi vi sono gli anticolinergici, antiadrenergici e beta-bloccanti, simpaticomimetici, antipsicotici, antidepressivi, ansiolitici e miorilassanti, antistaminici, antiparkinsoniani, antipertensivi e diuretici, antiepilettici.

Inoltre, gli anticolinergici, gli antipsicotici, gli antiepilettici e gli antidepressivi possono ridurre lo stato di vigilanza, ponendo il soggetto ulteriormente a rischio a causa di comportamenti non idonei a proteggersi. Gli antiparkinsoniani e gli antiepilettici possono anche generare uno stato confusionale.

Solitamente, chi assume questi farmaci non può farne a meno durante la stagione estiva, per questo è opportuno essere informati degli effetti collaterali che si possono verificare, così come è utile sapere che sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità sia il Ministero della Salute hanno a disposizione sui propri siti web degli opuscoli con le linee guida e i consigli per evitare che l’assunzione dei farmaci causino problemi.

Ora che non ci sono più dubbi su come conservare adeguatamente i farmaci in estate e siamo più consapevoli dei loro effetti collaterali, mettiamoli in valigia in modo sicuro e godiamoci le ferie!