Fibromialgia: migliorare il dolore con la Bioginnastica

La fibromialgia è una sindrome dolorosa e invalidante. Viene anche chiamata Sindrome di Atlante. Nella mitologia greca Atlante reggeva il mondo sulle sue spalle. Il fibromialgico si sente proprio così: molto affaticato e con dolori cronici che non lo abbandonano mai.

La fibromialgia si manifesta prevalentemente, ma non esclusivamente, nelle donne tra i 25 e i 55 anni.

I sintomi della Fibromialgia

La fibromialgia presenta molti sintomi: dolore muscolare cronico che migra, grande stanchezza, disturbi del sonno, eccessiva sensibilità agli stimoli, rigidità nei movimenti, soprattutto al mattino. Spesso si associano a tutto questo ansia e depressione.

Gli antinfiammatori non arrecano molto sollievo. Tra i farmaci quelli che funzionano di più sono i rilassanti muscolari, gli antidepressivi e gli antidolorifici oppioidi. Ma non sempre il risultato è eccellente.

Diagnosi

La diagnosi di fibromialgia è molto difficile. Non ci sono esami specifici. Spesso si arriva alla diagnosi di fibromialgia dopo aver escluso molte altre problematiche. Si utilizza il test dei tender point. Il medico spinge con le dita in punti specifici del corpo  con una pressione costante. A seconda del dolore percepito si può fare diagnosi di fibromialgia. In questa sindrome sicuramente c’è uno squilibrio dei neurotrasmettitori. Quindi si crea un circolo vizioso di ansia e depressione. Le sostanze che producono calma e felicità scarseggiano. La persona si sente stanca e dolorante, ma nessuno è in grado di dare una spiegazione a questo suo malessere. Di conseguenza prova ansia per la propria salute e si deprime.

Cause

Le cause della fibromialgia sono fondamentalmente sconosciute. Si ipotizza un possibile coinvolgimento genetico. Sicuramente è presente un coinvolgimento del sistema immunitario che in queste sindromi risulta essere squilibrato. Viene puntato il dito anche sullo stress di tipo fisico (condizioni lavorative) e soprattutto psicologico. Sicuramente una predisposizione genetica può, in determinate condizioni fisiche o psicologiche, manifestarsi e dare origine alla malattia. Inoltre ognuno di noi ha una reazione assolutamente personale di fronte ad una determinata situazione. Quindi lo stesso evento genera in persone diverse emozioni diverse, quindi reazioni, anche di tipo fisico, diverse.

Lo squilibrio che si riscontra nei neurotrasmettitori è insieme causa e conseguenza della malattia. Infatti questi fanno parte di un complesso sistema PNEI che coinvolge tutti gli aspetti della persona. Ad esempio la mancanza di un buon sonno non fa produrre in modo adeguato l’ormone GH. Questo raggiunge il suo picco tra le ore 1-3 della notte orologio biologico La funzione di questo ormone è quella di rinnovare le cellule del corpo. Quindi se i muscoli doloranti non vengono riparati durante la notte, il dolore peggiorerà.

Cura, suggerimenti

La cura della fibromialgia non si può certo sbrigare in pochi consigli. L’approccio in questo tipo di paziente deve essere assolutamente personalizzato. Possono concorrere al benessere diversi tipi di “terapie”. Possono essere utilizzati farmaci di sintesi, farmaci naturali ed omeopatici, terapie fisiche ed un supporto di tipo psicologico. Naturalmente in questa situazione sarebbe bene essere seguiti da un medico, ancor meglio se specializzato in reumatologia.

Per quanto riguarda l’approccio farmacologico naturale è assolutamente necessario farsi seguire in maniera personalizzata. Esistono varie modalità, omeopatia, omotossicologia, medicina sistemica ecc. L’unico suggerimento omeopatico che si potrebbe seguire nell’attesa di essere aiutati in modo completo è quello di assumere questi tre rimedi che insieme possono essere efficaci nel diminuire il disagio.

Arnica 9 CH  grande farmaco dell’infiammazione e del dolore

Rhus Toxicodendron 9 CH farmaco utile nel dolore all’inizio del movimento, si fa fatica a partire.  Questa sindrome ha come caratteristica quella di avere difficoltà nell’alzarsi da letto al mattino.

Valeriana 9CH farmaco utile per gli spasmi della muscolatura, che migliorano con il rilassamento della parte.

Di questi tre rimedi se ne possono prendere 5 granuli di ognuno per tre volte al giorno.

Anche la nutrizione ha la sua importanza. Seguire una dieta che possa diminuire lo stato infiammatorio aiuta a diminuire il dolore. Questo obiettivo si può perseguire anche attraverso un corretto riordino dell’intestino. Dopo aver rimesso al loro posto i batteri giusti, la permeabilità intestinale risulta sicuramente ridotta. Quindi entreranno meno sostanza tossiche nel sangue.

Può risultare utile per, diminuire il dolore, abbassare l’acidità dell’organismo. Infatti l’infiammazione crea acidità. E il ph basso aumenta la sensibilità al dolore. Quindi interrompere questa catena sicuramente migliora la qualità della vita di un fibromialgico. La alcalinizzazione si può ottenere con l’utilizzo di cibo alcalino, soprattutto le verdure. Oppure con integratori specifici. Ce ne sono molti in commercio, alcuni contengono solo minerali altri invece contengono piante liofilizzate naturalmente ricche di sali alcalinizzanti.

Terapie fisiche

Molto importante in questa sindrome è capire la malattia non è un nemico da combattere.

La fibromialgia è un modo di mostrare in modo fisico un disagio che parte dal profondo della persona. Quindi diventa necessario, per migliorare il proprio stato di benessere, ascoltare il proprio corpo e le proprie emozioni. Tutti i terapeuti che incontriamo ci possono aiutare in base alle loro competenze ma non possiamo delegare a loro il compito di farci guarire. Il vero benessere nasce dentro di noi.

Tenuto conto di tutto questo, vediamo cosa troviamo come sperimentazioni efficaci fatte nell’ambito della fibromialgia.

Se diamo uno sguardo a Pub Med notiamo che ci sono tantissime pubblicazioni che trattano di questo argomento. Fra le tante ne ho notate due che mi hanno colpito per i risultati che stranamente coincidono con la sperimentazione fatta dalla Bioginnastica nel 2011.

Uno studio tedesco mostra quanto sia importante per il malato di fibromialgia essere seguito da una equipe di professionisti. Più figure professionali insieme vanno a dare strumenti differenziati per superare il dolore e la stanchezza. In questo studio i fibromialgici hanno seguito terapie farmacologiche chimiche o naturali, agopuntura, psicoterapia, ginnastica dolce o balneoterapia. La conclusione è stata quella che i pazienti che hanno seguito più di una via terapeutica hanno ottenuto risultati migliori.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2703259/

Mentre uno studio americano ha evidenziato che la ginnastica dolce di varie tipologie (yoga, tai chi, qi gong e altri) migliora il dolore nei pazienti fibromialgici. Queste discipline hanno la caratteristica di portare la persona a mettersi in contatto con se stessa. Inducono un rilassamento muscolare che è ciò che manca al fibromialgico.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3616139/

 

Bioginnastica: sperimentazione multidisciplinare

Fibromialgia: migliorare il dolore con la Bioginnastica

Bioginnastica Associazione nel 2011 ha intrapreso uno studio sul dolore cronico da fibromialgia. E’ stato fatto in collaborazione con l’Università di Bologna, Facoltà di Psicologia e con l’Arciospedale Sant’Anna di Ferrara, servizio di reumatologia.

Scopo della sperimentazione è stato quello di valutare la modifica della qualità della vita del paziente fibromialgico attraverso un approccio multidisciplinare.

La sperimentazione ha preso in esame tre gruppi di pazienti. Un gruppo trattato solo con la terapia farmacologica(gruppo di controllo). ll secondo gruppo trattato con terapia farmacologica e Bioginnastica. Il terzo con terapia farmacologica, Bioginnastica e psicoterapia. Alla fine dello studio è stato possibile determinare quale trattamento è risultato più efficace sul dolore cronico. La Bioginnastica ha accompagnato i pazienti all’ascolto del dolore e delle rigidità muscolari. Questo ha permesso alle persone di raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e le ha responsabilizzate verso se stesse. La psicoterapia, è partita dal concetto che il dolore è un’esperienza complessa, che risente anche dell’individualità. Lo scopo dell’intervento è stato quello di aiutare i pazienti a capire quali possano essere i comportamenti e i pensieri che influiscono sull’esperienza del dolore.

Le conclusioni dello studio sono state molto importanti. Il dolore è diminuito nei gruppi di Bioginnastica e Bioginnastica con psicoterapia.

Quindi la Bioginnastica ha dato buoni risultati ed è servita a rendere il paziente fibromialgico parte importante del suo processo verso il benessere. Infatti il dolore nella fibromialgia è dovuto all’irritazione/compressione esercitata sui nocicettori (cellule nervose che sentono il dolore) dalla eccessiva contrattura muscolare. La Bioginnastica e le sue famose palle attraverso un movimento “lento ma inesorabile”, ha l’effetto della goccia d’acqua sulla roccia: scava nella rigidità del dolore.

Abstract sperimentazione Bioginnastica

[Fonte http://lacuranaturale.com/fibromialgia/]