Hai sbagliato a sederti per tutta la vita: ecco come rimediare

Stare seduti sta diventando un caso internazionale.  Sempre più ricerche dimostrano come danneggi la salute e persino la produttività.

Non mancano soluzioni tecnologiche e innovative, come le cosiddette standing desk, accanto ad approcci più tradizionali che prevedono passeggiate regolari ed esercizi da eseguire anche in ufficio.

C’è chi propone poi un approccio del tutto nuovo: e se avessimo sbagliato del tutto a sederci per tutto questo tempo? Scopriamo insieme l’alternativa.

Sitting is the new smoking

Come accennato, la comunità scientifica internazionale sta da qualche tempo affermando che sitting is the new smoking, star seduti è come fumare: produrrebbe cioè gli stessi danni in termini di rischi per la salute. Secondo alcune stime, il 9% delle morti premature nel mondo sarebbero causate dall’inattività.

Il rischio non sarebbe inoltre attenuato dalle ore di attività fisica che esercitiamo durante la settimana: la correlazione causale tra la sedentarietà e il rischio di decesso sarebbe infatti diretta, non dipendente da altri fattori come il tempo trascorso in palestra e a fare jogging. Per questa ragione i ricercatori propongono di alzarsi dalla scrivania almeno una volta ogni 30 minuti.

E arriviamo proprio ai nostri uffici e alle nostre scrivanie. Oltre ai problemi per la salute, infatti, il rischio è anche di produrre meno a star seduti troppo. Uno studio JAMA (Journal of the American Medical Association) che abbiamo citato a proposito di un’innovazione HumanScale, ha spiegato che su quasi 29mila utenti di computer intervistati, il 52,7 % convive quotidianamente con disturbi di tipo muscolo-scheletrico. Dolori che portano a una perdita, in media, di 5,2 ore lavorative, ogni settimana.

La posizione della ghirlanda

Come rimediare? Abbiamo parlato della ricerca pubblicata su Diabetes Care, che dimostra come sia necessario fare una passeggiata di 3 minuti per ogni mezzora che trascorriamo seduti. Abbiamo visto come organizzare lo spazio lavorativo in modo da promuovere di più il movimento tra i lavoratori. Abbiamo anche scoperto la QuickStand Eco, scrivania regolabile su cui si può lavorare anche in piedi ed è fornita di un software, ErgoIQ, che monitora il confort e la postura degli utenti.

Business Insider, invece, propone un modo del tutto nuovo di stare seduti. Nuovo almeno per noi occidentali. Un modo che non prevede l’utilizzo di alcuna sedia.

Si chiama posizione della ghirlanda, o anche malasana: è una posizione dello yoga che a quanto pare consente la stabilizzazione del corpo e la connessione, l’ancoraggio con il terreno. Si tratta di una sorta di squat, ma più profondo: è chiamato infatti deep squat perché porta il sedere alle caviglie, quasi fino in terra, con le ginocchia al petto. 

Ma quali sono i benefici di questa pratica? BI cita alcuni esperti per avvalorare la correttezza e l’utilità di tale posizione.

Phillip Beach, per esempio, osteopata della Nuova Zelanda, punta molto sul concetto di “postura archetipica”. Secondo Beach, quando l’essere umano è in stato di riposo, assume in maniera naturale delle Posizioni Archetipiche, posizioni assunte dai primi esseri umani che hanno camminato sulla Terra, così come dalle scimmie. O almeno era così un tempo. Oggi prediligiamo sedie e divani, ma non ricorrere più a tali posture “è un pericolo biomeccanico” secondo l’osteopata. Le posizioni archetipe, al contrario, “si integrano profondamente con il modo in cui è costruito il nostro corpo”.

In pratica è come dire che funzioniamo meglio se assumiamo con costanza alcune di queste posizioni. Tra cui proprio quella del deep squat e più in generale lo stare maggiormente a contatto con la Terra (in ginocchio, a gambe incrociate, posizione del sarto e così via).

Il contatto con il terreno sarebbe importante anche per un’altra ragione. Uno studio dello European Journal of Preventive Cardiology ha valutato la capacità di circa duemila adulti di alzarsi e sedersi dal pavimento. Lo scopo era di correlare la prestanza del nostro apparato muscolo-scheletrico con la mortalità. I ricercatori hanno scoperto che chi ha maggiori difficoltà ad alzarsi da terra senza aiutarsi con le mani avrebbe un’aspettativa di vita inferiore addirittura di 3 anni.

Bahram Jam, fisioterapista e direttore di APTEI (Istituto Avanzato di Fisioterapia) Toronto spiega invece che il deep squat aiuta a tenere in buona salute anche, ginocchia e caviglie. Questo perché le articolazioni del nostro organismo seguono la filosofia “use it or lose it”: o le usi o ne perderai l’utilizzo. In particolare, spiega Jam, nelle nostre articolazioni sono contenuti liquido sinoviale, una sorta di olio “che fornisce nutrimento alle nostre cartilagini”, e acido ialuronico. Entrambi i fluidi sono essenziali per la salute delle cartilagini, nonché per “ridurre le frizioni, assorbire gli shock e trasportare i nutrienti nella cartilagine ialino”.

Per produrre in particolare il liquido sinoviale abbiamo bisogno di sollecitare le articolazioni con due cose: il movimento e la compressione. In questo modo, il liquido verrà espulso dalla cartilagine, andando a creare uno strato “protettivo” sulla superficie della cartilagine stessa. La posizione della ghirlanda fornisce proprio la sollecitazione ideale per le nostre articolazioni e per i liquidi che in esse si formano.

Un ultimo studio citato da BI ci consiglia però di non abusare di questa posizione: secondo i ricercatori dellaBoston University School of Medicine, stare troppe ore accovacciati ha gravi ripercussioni sulle ginocchia, causando in particolare osteoartrosi. (Mgmtmagazine)