L’occhio pigro si sveglia con la fisioterapia [FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE]

Niente più occhiali per correggere la presbiopia. A prometterlo sono gli studi realizzati in Italia a livello internazionale dal giovane medico chirurgo oculista Luca Gualdi che opera a Roma. Il lavoro di ricerca è basato su un concetto semplice e rivoluzionario: il “ringiovanimento” dei muscoli ciliari attraverso elettrostimolazione. Spiega il dottor Gualdi: «A partire dai 40 anni il corpo ciliare, l’apparato muscolare interno dell’occhio, che consente di vedere bene a tutte le distanze, una sorta di autofocus incorporato dalla nascita, comincia a diventare pigro. I muscoli ciliari si affaticano e perdono elasticità, non riuscendo più a contrarsi. La conseguenza è una scarsa adattabilità che non permette più una buona visione». «Il nostro intervento – continua il dottor Gualdi – consiste nel rianimare il corpo ciliare con impulsi elettrici a bassa tensione: utilizziamo un procedimento di micro-elettrostimolazione simile a quelli della fisioterapia». Un’intuizione semplice che si realizza con uno strumento innovativo, l’Ocufit, inventato dall’oculista catanese Massimo Filippello. Si tratta di un piccolo generatore elettrico collegato, attraverso cavetti, a una lente a contatto rigida con all’interno quattro elettrodi che trasmettono micro impulsi che riattivano il muscolo ciliare pigro. L’apparecchio verrà in tempi brevi commercializzato nel mondo da una azienda italiana che l’ha affidato, per il momento in esclusiva, al Centro Oculistico Gualdi, una struttura all’avanguardia guidata dai dottori Massimo e Luca Gualdi, padre e figlio. I risultati ottenuti dal dottor Luca Gualdi su un campione di oltre 60 pazienti di età compresa tra 40 e 50 anni e con caratteristiche idonee al trattamento, sono stati presentati all’American Academy of Ophthalmology e hanno riscosso grande interesse da parte del mondo oculistico statunitense. «Le sedute sono del tutto indolori e durano otto minuti per ciascun occhio. Dopo aver instillato un semplice collirio anestetico, si applica la particolare lente a contatto con gli elettrodi. Il paziente avverte solamente un leggero formicolio». «Abbiamo realizzato finora circa 300 trattamenti – continua Gualdi – Molti pazienti, già il giorno successivo alla prima applicazione, hanno potuto verificare miglioramenti nella visione». La terapia completa prevede un “ciclo di attacco”, composto da quattro applicazioni da fare a breve distanza durante i primi due mesi. Subito dopo è previsto il trattamento di “richiamo” che in genere va eseguito, mediamente, ogni tre mesi (a seconda della risposta del singolo paziente). L’intensità della elettrostimolazione è tarata e personalizzata per ogni paziente e può essere aumentata o diminuita a seconda della capacità di sopportazione e di risposta individuale allo stimolo. Esistono pochissime controindicazioni.
Sono escluse dal trattamento persone portatrici di pacemaker, con epilessia, alterazioni e disturbi del ritmo cardiaco, o con altre gravi patologie oculari. In Italia 8,5 milioni di persone, tra i 40 e i 50 anni, soffrono di presbiopia. Tra un trattamento e l’altro si effettuano vari controlli attraverso i quali vengono apprezzati i benefici e programmate le successive sedute in base alla risposta individuale di ogni singola persona. Come coadiuvante alla tecnica inoltre, è stato “formulato” un collirio lubrificante potenziato da componenti naturali e quindi anch’esso privo di effetti collaterali che, in alcuni casi, può aiutare a mantenere gli effetti ancora più a lungo. Grazie a questa rivoluzionaria tecnica non invasiva, l’Italia e Roma, conquistano un posto centrale nella lotta alla presbiopia a livello internazionale.
[Fonte http://www.iltempo.it/rubriche/salute/2016/03/09/l-occhio-pigro-si-sveglia-con-la-fisioterapia-1.1517257]