Onde d’urto: futuro delle patologie del tendine [FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE]

Danno vita a ottimi risultati, eppure in Italia non hanno ancora preso del tutto piede come strumento di riabilitazione per le patologie del tendine.
una vera e propria terapia medica i cui effetti più importanti sono l’azione antidolorifica e antinfiammatoria da una parte, e un effetto trofico (cioè di nutrimento) dall’altra. In ambito muscolo-scheletrico la terapia con onde d’urto non viene applicata, come potrebbe intuitivamente sembrare dal nome, per rompere o frantumare le calcificazioni di tendini, legamenti e strutture correlate, bensì per risolvere l’infiammazione e migliorare lo stato e la funzione dei tessuti trattati. La funzione è di tipo ‘biologico’. L’energia meccanica che si trasmette con le onde d’urto, infatti, sollecita e stimola le cellule dei tessuti (come una sorta di ‘idromassaggio’) a produrre sostanze e fattori biochimici con effetto benefico sulle parti trattate. Gli effetti più importanti sono l’azione antidolorifica e antinfiammatoria da una parte, e un effetto trofico (cioè di nutrimento) dall’altra, innescando anche un miglioramento del tessuto. Importante è però precisare che, specie in ambito di patologie tendinee, le onde d’urto da sole possono non essere sufficienti per una guarigione rapida e duratura, se non associate alla riabilitazione. L’effetto immediato può anche essere di grande efficacia, ma se vogliamo mantenere la salute del tendine a lungo termine è fondamentale associare un programma riabilitativo specifico. Solo unendo alla stimolazione biofisica (onde d’urto) anche l’esercizio fisioterapico garantiamo al nostro tendine il ritorno a uno stato di benessere duraturo.

[Fonte http://www.humanitasalute.it/sport-e-allenamento/38426-tendine-il-futuro-della-riabilitazione-e-nelle-onde-durto/]