Pet therapy [FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE]

Una terapia alternativa che viene impiegata molto all’estero, La Pet Therapy in Italia sta germogliando in strutture pubbliche e private. Il termine “pet therapy“ è un neologismo di origine anglosassone coniato nel 1961 dallo psichiatra infantile Boris Levinson, per definire una nuova tecnica di intervento terapeutico che prevedeva il coinvolgimento di animali, in particolar modo cani e gatti, come co-terapeuti nei processi di guarigione rivestendo il ruolo di “mediatori emozionali” e “catalizzatori” dei processi socio-relazionali. Da allora, studi ed esperienze sui benefici derivanti dal rapporto uomo-animale si sono susseguiti in tutto il mondo, anche se nel nostro paese, come accennavo prima, la pet therapy con i cani ha iniziato a svilupparsi solamente a partire dagli anni ’90. Tale parola è comunemente usata per indicare una serie complessa di interventi in campo medico, psicologico, educativo, sociale o assistenziale che prevede il coinvolgimento di animali da compagnia in programmi di vario tipo realizzati da équipe multidisciplinari.
Il cane è un animale molto socievole, in grado di comunicare con l’uomo sia attraverso il linguaggio verbale sia quello gestuale e capace di compiere una quantità quasi incredibile di azioni a favore delle persone. Il cane, al contrario degli esseri umani, non è condizionato dall’apparenza delle persone, dal loro stato sociale o dalla loro salute.
A dispetto delle convenzioni sociali che sovente impediscono di toccare gli estranei, i nostri amici a quattro zampe si prestano spesso ad essere accarezzati ed il toccare, oltre ad essere il sistema primario di comunicazione (il tatto è il primo senso che si sviluppa nell’uomo e l’ultimo a rimanere in esso), costituisce un vero e proprio bisogno fisico e psichico, che può portare ad una riduzione di ansia e di stress. L’estrema varietà delle caratteristiche morfologiche dei cani consente di adattare queste ultime al carattere ed alle necessità delle persone cui possono venire avvicinati; ad es. cani piccoli e tranquilli possono diventare ottimi compagni di persone allettate o timorose, cani più grandi possono essere accarezzati più agevolmente da persone su sedie a rotelle. In generale la gente è attratta dalla vista di un cane.
I cani possono sollevare il morale dei pazienti, costituendo un diversivo alla routine di tutti i giorni e costituiscono un antidoto contro la depressione. Questo è dovuto alla loro straordinaria capacità di comunicare, anche se in modo diverso dal nostro, di stimolare la socializzazione tra pazienti, volontari ed educatori e/o personale medico.
Persone malate, chiuse in sé stesse, spesso perdono il desiderio e la capacità di parlare con il prossimo; talvolta i cani, con un gesto, uno sguardo, una moina, riescono a rompere il muro del silenzio e a stabilire un contatto con queste persone.

[Fonte http://www.lucera.it/copertina/pet-therapy-limportanza-degli-animali-nella-nostra-vita/]