Piede torto e metodo Ponseti

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Ignacio V. Ponseti (1914-2009) inizia a sviluppare dei trattamenti per la cura del piede torto a partire dal 1940, grazie a notevoli doti di intuito e straordinaria sensibilità, perfeziona sempre più la sua tecnica, a tutt’oggi ritenuta la più efficace.
La filosofia alla base del suo trattamento consiste nello sfruttamento della peculiare elasticità dei tendini dei tessuti e delle ossa nei neonati.
Il metodo si articola nelle varie fasi sottoriportate.

GESSETTI

Cercando di intervenire già nelle prime settimane di vita del neonato, attraverso una particolare manipolazione e successiva applicazione di appartati gessati appositamente modellati e cambiati con cadenza settimanale, si corregge in maniera graduale la postura del piede ricollocandolo in una posizione “normale”.
Normalmente vengono applicati 5/6 “gessetti” .

TENOTOMIA

Prima di applicare l’ultimo “gessetto”, il tendine di Achille potrà dover essere sezionato chirurgicamente per via transcutanea per ottenere la completa correzione del piede equino, questo perché il tendine di Achille, diversamente dai legamenti tarsali, è composto da fasci di collagene non allungabili, spessi, densi e con poche cellule. L’ultimo apparecchio gessato viene portato per tre settimane; nel frattempo il tendine di Achille si ricostituisce raggiungendo la dovuta lunghezza senza la formazione di cicatrici; a quel punto i legamenti tarsali si saranno rimodellati nella posiziona corretta.

TUTORE


Successivamente si rende indispensabile l’utilizzo del tutore per l’abduzione del piede al fine di evitare recidive che sono il vero nemico numero uno della patologia.
Per i primi 3 mesi il tutore dovrà essere indossato 23 ore al giorno e successivamente solamente durante la notte per un periodo variabile da un minimo di 2 fino a un massimo di 4/5 anni.

“I piedi dei soggetti sottoposti a tale tecnica risultano forti, flessibili e plantigradi. Il mantenimento, senza dolore, delle funzionalità del piede è stato dimostrato in uno studio di follow-up durato trentacinque anni.”
I. Ponseti

[Fonte http://www.piedetorto.it/ponseti.html]