L’ umore influenza il risultato

Gli autori dello studio presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America erano scettici circa l’influenza che l’umore della persone poteva avere sui risultati di una procedura medica, ma quando hanno esaminato i risultati si sono dovuti ricredere. Alti livelli di stress, paura e ostilità comportano in chi subisce un angioplastica o altre procedure di radiologia interventistica a risultati negativi.
I ricercatori hanno analizzato i dati riguardanti 230 pazienti, 120 donne e 110 uomini con un’età media di 55 anni, sottoposti a procedure di radiologia interventistica guidate da immagini, tra cui gli interventi vascolari e renali. Queste procedure comportano l’utilizzo di un catetere, che viene inserito attraverso un vaso sanguigno per raggiungere una determinata una zona del corpo, come per esempio un’arteria bloccata. Al loro arrivo, prima di essere sottoposti all’intervento, i pazienti sono stati invitati a compilare un questionario per valutare il loro stato d’animo. Utilizzando una scala di valutazione a cinque punti, i pazienti hanno riportato fino a che punto si sentivano forti, vigili, determinati e altri stati emotivi positivi e in che misura invece vivevano sentimenti negativi, come senso di colpa, nervosismo o irritabilità.
Nadja Kadom, professoressa associata di Radiologia presso la Emory University School of Medicine di Atlanta, e colleghi hanno raggruppato i pazienti sulla base dei punteggi alti e bassi sia per gli stati d’animo positivi sia per quelli negativi. Dopo aver svolto le procedure mediche, gli autori hanno cercato correlazioni tra gli stati d’animo espressi prima e il verificarsi di eventi avversi durante l’intervento, come una prolungata mancanza di ossigeno, pressione sanguigna bassa o alta, sanguinamento post-operatorio o battito cardiaco lento.
E’ emerso che i pazienti con punteggi alti nelle sensazioni negative hanno sperimentato significativamente più eventi avversi rispetto ai pazienti con bassa negatività. Dei 104 pazienti con i punteggi negativi più alti, 23 (22 per cento) hanno avuto un evento avverso, rispetto ai 15 (12 per cento) su 126 pazienti con bassi punteggi negli stati d’animo negativi. I punteggi ottenuti nel questionario sulle sensazioni positive, invece, non sembrano aver fatto una differenza significativa nell’incidenza di eventi avversi.
“Il nostro studio mostra che l’umore conta“, spiegano gli autori. «Non è necessario avere un atteggiamento allegro prima della procedura, basta superare le emozioni negative e arrivare a un livello neutrale“. Quali sono i rischi in sala operatoria? Le procedure di radiologia interventistica sono spesso eseguite su pazienti sedati ma svegli e in grado di interagire con il team medico e sanitario. “Questo è un problema reale”, ha spiegato Elvira Lang, tra i ricercatori responsabili dello studio. “La stanza in cui si svolge la procedura è una strada a doppio senso in cui il paziente può influenzare il personale sanitario, e viceversa. Ogni volta che la squadra deve gestire un evento avverso, si distoglie l’attenzione dalla procedura.” “Abbiamo bisogno di aiutare il personale sanitario a mostrare ai pazienti come gestire le proprie emozioni per contribuire a creare l’ambiente adatto a ottenere un risultato migliore”.

[Fonte http://www.panorama.it/scienza/salute/medicina-se-lumore-del-paziente-influenza-il-risultato/]