Si può migliorare la scoliosi? L’importanza della ginnastica correttiva

La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale piuttosto frequente nei bambini e negli adolescenti. Va distinta dagli atteggiamenti scoliotici nei quali vi è una deviazione della colonna vertebrale, non associata a deformità dei corpi vertebrali.

L’atteggiamento scoliotico può essere causato da vari fattori tra cui la dismetria degli arti inferiori (un arto più corto dell’altro), squilibri muscolari, lussazione dell’anca ecc.; può essere correggibile risolvendo la causa che ha provocato questa condizione.

A differenza dell’atteggiamento scoliotico, la scoliosi strutturata è caratterizzata da una deformità permanente dei corpi vertebrali non modificabile senza l’intervento di agenti esterni; coinvolge la colonna vertebrale ma anche altre articolazioni, strutture muscolari e tendinee  e nei casi più gravi può anche associarsi a dislocazione degli organi interni.

Le scoliosi vengono distinte in due grandi categorie:

 

  • scoliosi a causa nota
  • scoliosi a causa non nota (IDIOPATICHE), che sono le più frequenti rappresentando un 70-80% delle scoliosi e colpiscono prevalentemente il sesso femminile.

 

La scoliosi idiopatica si caratterizza per la presenza di alcuni segni particolari che devono essere valutati attentamente dal pediatra e dal medico specialista per poter effettuare una diagnosi corretta.

E’ importante infatti porre molta attenzione alle patologie della colonna vertebrale nell’infanzia per poter attentamente monitorarne l’evoluzione ed agire tempestivamente.

Sarà dunque lo specialista ortopedico o fisiatra a richiedere un eventuale indagine radiografica per poter valutare oggettivamente la curvatura e la sua evoluzione.

In base alla gravità e all’evolutività della curva sarà dunque possibile prescrivere la terapia adeguata.

Nel caso di scoliosi di lieve o media entità a bassa evolutività va sfatato il mito che la scoliosi non migliora! Diviene fondamentale in questi casi sottoporsi con costanza a sedute di ginnastica correttiva.

La ginnastica correttiva è volta alla correzione di atteggiamenti posturali anomali, inoltre aiuta il paziente a costruire un corsetto neuro-muscolare mediante esercizi di rinforzo muscolare mirato.

Parte della ginnastica correttiva infatti mira al rinforzo della muscolatura lombare, paravertebrale, addominale e glutea. Ciò permette di dare sostegno alla colonna vertebrale e, lavorando sia sulla muscolatura anteriore che posteriore, consente di evitare degli squilibri muscolari e deficit di forza che potrebbero causare dolori in futuro.

Gran parte degli esercizi  viene svolta in allungamento; lo stretching è molto importante per poter mantenere la muscolatura elastica consentendo ai muscoli di avere una maggior reattività anche nel caso in cui i pazienti facciano attività ad impatto (salti, corsa ecc).

Queste attività vanno sempre integrate con esercizi propriocettivi che stimolino dunque la presa di coscienza della posizione del proprio corpo nello spazio.

Questi ultimi possono essere eseguiti a corpo libero, utilizzando tavolette propriocettive semplici o di ultima generazione (altamente sensibili, collegate con il pc consentono un incremento della difficoltà dell’esercizio e il monitoraggio dei miglioramenti), tappeti propriocettivi a consistenze diverse ecc.

Anche l’attività sportiva ha un ruolo importante. E’ essenziale che il paziente affetto da scoliosi effettui con costanza la ginnastica correttiva, eventualmente integrata ad uno sport, concordandone la tipologia con lo specialista di riferimento.

Partendo dal presupposto che lo sport fa bene, esistono delle attività più indicate e specifiche, quindi è importante parlarne con il medico affinchè sport e medicina rientrino nella quotidianità dei pazienti per il loro benessere futuro. (borderline24)