Sindrome del Piriforme, cosa c’è tra i sintomi principali

Il Piriforme è un piccolo muscolo dell’anca, posizionato dietro al grande gluteo, ed è molto importante, addirittura fondamentale, per tutti i movimenti che interessano gli arti inferiori, anche i più banali, come accavallare le gambe. La sintomatologia legata alla sindrome del piriforme è spesso confusa come sciatalgia, anche se in un certo senso ha una certa logica, visto che tale sindrome si manifesta quando si irrigidisce o infiamma il Piriforme e comprime il nervo sciatico, con tutte le conseguenze che una simile condizione comporta. Capita quindi che se non si ottiene una diagnosi corretta, si adotterà una terapia inadatta, mirata in particolar modo a curare il nervo sciatico, terapia che quindi non produrrà gli effetti desiderati visto che non si elimina la causa principale del problema. È necessario quindi non sottovalutare il dolore, che poi è il sintomo principale, pensando di risolvere il problema con terapie improvvisate, frutto soprattutto del fai da te o del passaparola, per cui la prima cosa da fare è quella di consultare il proprio medico.

I sintomi principali cui fare particolarmente attenzione sono diversi, a partire dal classico dolore al gluteo, che potrebbe essere anche determinato da una sciatalgia, dolore che di solito è accompagnato da formicolio alle gambe e al piede, evidente debolezza muscolare, severa limitazioni dei movimenti articolari a livello dell’anca e, come detto in precedenza, severa difficoltà a fare anche i movimenti più banali, come accavallare le gambe. Il dolore aumenta dopo aver mantenuto lungamente una posizione, come lo stare seduti, o anche quando si salgono e scendono le scale, tutti sintomi che potrebbero essere confusi per una sciatalgia. Ecco perché è necessario ottenere una diagnosi certa, facendo gli esami adatti.

Le cause della sindrome del Piriforme sono molteplici. Trattandosi di una contrattura del muscolo, solitamente la causa principale è traumatica, come un colpo accidentale o più spesso una caduta cui non si è data troppa importanza, ma potrebbe trattarsi anche della conseguenza di uno sforzo, movimenti improvvisi e particolarmente intensi, disturbi legati alla postura come il piede piatto o conseguenti ad una distorsione ad una caviglia o qualsiasi altro trauma che costringa a movimenti anomali, anomalie congenite di muscoli e nervi e altro ancora. Come si vede le cause sono diverse e bisogna tenerne conto quando si cerca di ottenere una diagnosi certa.

Questa non è estremamente semplice, proprio perché solitamente si tende a guardare da un’altra parte. Ci si basa sui risultati di alcuni test e su determinati esami diagnostici. I test sono il Fair Test, il Test di Freiberg che consiste nella rotazione interna dell’anca, il Test di Accavallamento dal momento che chi soffre di tale sindrome non è in grado di fare tale movimento e, infine un esame strumentale, ovvero la Neurografia a Risonanza Magnetica, esame specifico per rilevare l’infiammazione del muscolo Piriforme. Solo dopo questa serie di test ed esami, completati anche da una attenta anamnesi, è possibile ottenere una diagnosi certa.

La cura è per lo più a base di farmaci antinfiammatori e miorilassanti. Si ricorre poi agli ultrasuoni a massaggio, alla tecar terapia, alle manipolazioni miofasciali, all’elettroterapia e anche a dei semplici esercizi di stretching. Durante la terapia, e fino a completa remissione della fase algica, è necessario limitare drasticamente l’attività fisica che comunque andrà poi ripresa gradualmente e sempre dopo un periodo di riposo. La remissione completa della sindrome del Piriforme avviene solitamente nel giro di tre-quattro settimane al massimo, ovviamente sempre che si seguano scrupolosamente sia terapia che consigli del medico. (di Daniele Lisi per Tuttasalute.net)