Sindrome da impingement coracoideo della spalla

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Si manifesta con un dolore principalmente nella regione anteriore della spalla. In letteratura non sono stati pubblicati idonei dati statistici sulla incidenza o prevalenza di questa particolare sindrome dolorosa di spalla. Nonostante la sua bassa incidenza, è sempre da tenere in debita considerazione in tutti quei casi in cui il paziente lamenta una sintomatologia dolorosa nella regione anteriore di spalla.

E’ oramai acclarato che i movimenti della spalla si realizzano grazie a diverse componenti anatomiche che, come un congegno perfetto, consentono un’ampia escursione di 360°. Ogni modifica dell’anatomia, della forma delle ossa o della posizione di queste strutture può influire ed alterare questo stupefacente movimento.

L’impatto  del “tubercolo minore dell’omero” (TMNO) contro il “processo coracoideo” (PC) è la principale causa del dolore di spalla nella SIC.

La fisiopatologia di questa sindrome è da attribuire proprio alla variazione in altezza e in lunghezza del processo coracoideo.

Qualsiasi modificazione della morfologia  di questa regione anatomica sembra essere, nella maggior parte dei casi, il principio del mutamento delle dimensioni, della forma e dello spazio tra l’arco coraco-acromiale e la cuffia dei rotatori.

L’impingement coracoideo è una sindrome insolita ed è difficile che si presenta isolatamente poiché, il più delle volte, la si riconosce in associazione ad altro mutamento delle vicine strutture anatomiche. Le patologie più spesso associate sono: lesioni della cuffia, calcificazione tendinee del sottoscapolare, cisti gangliari, instabilità di spalla, artriti.

In letteratura vi sono articoli scientifici che affermano che l’impingement coracoideo si manifesta maggiormente nelle rotture massive della cuffia dei rotatori poiché la testa omerale trasla anteriormente e superiormente verso la coracoide creando una riduzione dello spazio coraco-omerale (fino a 6,7mm).

I pazienti coinvolti in attività motorie che richiedono un posizionamento del braccio sopra la testa con una rotazione interna come nei tennisti e nei sollevatori di pesi sono più esposti a questa singolare patologia.

I movimenti della spalla che sviluppano maggiormente una sintomatologia in tale patologia, si producono nel momento in cui  viene posizionato il braccio in estensione anteriore, addotto e intraruotato (guidare una macchina, disegnare su una lavagna, ecc.)

Il sintomo principale è un dolore sordo nella faccia anteriore della spalla che spesso può irradiarsi nella zona superiore del braccio e dell’avambraccio ed è aggravato soprattutto quando si effettuano movimenti di estensione anteriore, adduzione e rotazione interna.

Il ROM (range of motion) è limitato e tale riduzione della escursione articolare può dipendere dalla gravità della patologia ma, in ogni caso, è interessato principalmente il movimento in estensione anteriore, adduzione e intrarotazione.

Un dolore postoperatorio (nei casi elencati in tabella) persistente deve far pensare ad una sindrome da impingement coracoideo di origine iatrogena.

Diagnosi

Non vi sono studi convalidati che fissano principi certi e indefettibili su come procedere nella diagnosi di SIC e, pertanto, rimane una diagnosi di esclusione.

Il percorso diagnostico si basa su: anamnesi, esame clinico, test clinici e indagini strumentali.

  • Il test clinico di  Kennedy-Hawkins (FIG. 3) viene eseguito in elevazione in avanti del braccio, adduzione,spalla e gomito flessi a 90° ed esercitando una rapida intrarotazione e portando in basso l’avambraccio mantenendo il gomito fermo per portare il TMNO a contatto con la punta della coracoide.

Una corretta pianificazione terapeutica non può prescindere da un’attenta valutazione del paziente con sospetto di sindrome da impingement coracoideo. Pur tenendo in debita considerazione che tale patologia è infrequente, ciò non toglie che in casi particolari bisogna sospettarla.

Una volta che è stata posta la diagnosi, uno dei principi cardini del trattamento dovrebbe essere quello di sviluppare un programma di modifica delle abitudini di vita, soprattutto attività fisica e/o lavorativa, in modo da escludere movimenti che procurano dolore.

Una buona fisioterapia volta a stabilizzare la muscolatura scapolare e quella della cuffia dei rotatori è indispensabile.

Se il trattamento incruento non è sufficiente ad eliminare o ad alleviare i sintomi, bisogna prendere in considerazione un trattamento chirurgico. L’intervento  chirurgico di coracoplastica può essere effettuato sia in artroscopia che a cielo aperto deve essere proposto in tutti quei casi che hanno prodotto una modificazione della normale morfologia anatomica alterando i rapporti anatomici

[Fonte http://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/2323-sindrome-impingement-coracoideo-spalla.html?refresh_ce]