Spot contro la malasanità: i medici insorgono, la Rai sospende la messa in onda
Polemica contro uno spot che promuove i ricorsi contro la malasanità: un coro di proteste si è sollevato dal mondo dei medici, tanto da convincere la Rai a sospendere “in via cautelativa” la messa in onda della pubblicità in questione.
Una lettera della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) è stata recapitata alla Commissione parlamentare di Vigilanza Rai contro la messa in onda, anche sulle reti del servizio pubblico, del nuovo spot di una società “nota per intentare – e sollecitare – azioni di rivalsa, anche temerarie, verso il Servizio Sanitario nazionale da parte di pazienti che non si ritengano soddisfatti delle prestazioni ricevute”. “Dovrebbe prevalere l’interesse pubblico, lo Stato dovrebbe tutelare la più grande azienda italiana, il Servizio sanitario nazionale produce salute. Il sentire dei medici verso questo spot è di pura indignazione”, ha detto Filippo Anelli, presidente di Fnomceo.
Anelli ha annunciato anche una lettera al Consiglio nazionale forense in relazione alle pressioni da parte degli avvocati per intentare cause di risarcimento che “al 90% finiscono in un nulla di fatto, ma che aumentano il clima di tensione in cui lavorano gli operatori sanitari”.
Nello spot pubblicitario, la testimonial Enrica Bonaccorti afferma: “A tutti può capitare di sbagliare, anche agli ospedali. E in questi casi tutti hanno diritto a un giusto risarcimento. Se pensi di aver avuto un danno chiama Obiettivo Risarcimento. Facciamoci sentire. Ci sono fino a dieci anni di tempo per reclamare quello che ci spetta”.
Una petizione online è stata lanciata per chiedere al Ministro della Salute, Giulia Grillo, di sollecitare “l’adozione di strumenti di controllo preventivo, al fine di evitare che messaggi distorti, veicolati su canali pubblici, arrechino danno al Servizio Sanitario nazionale, che, nonostante tutte le difficoltà, assicura elevati livelli certificati di tutela della salute e di assistenza ai cittadini”. È questo, spiega una nota della Fnomceo, “il primo intervento messo in atto dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, come reazione alla messa in onda, anche sulle reti Tv della Rai, del nuovo spot di una società nota per intentare – e sollecitare – azioni di rivalsa, anche temerarie, verso il Servizio Sanitario nazionale da parte di pazienti che non si ritengano soddisfatti delle prestazioni ricevute”.
“Sono sorpresa, intristita, dispiaciuta. Perché davvero ho girato quello spot in totale buona fede… in tutta la mia lunga carriera credo di essermi schierata sempre dalla parte dei cittadini e del buon senso, non mi aspettavo proprio di scatenare questo putiferio”, ha detto all’ANSA, Enrica Bonaccorti risponde così alle accuse dei sindacati e delle organizzazioni di categoria dei medici che stigmatizzano lo spot sui risarcimenti del quale è protagonista. “Mai avrei pensato di offendere un settore che per me è sempre stato molto importante”, ribadisce l’autrice e conduttrice tv.
La Rai risponde: “La Rai sottoporrà all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (Iap) per una sua opportuna valutazione lo spot pubblicitario ‘Obiettivo Risarcimento’, in onda su canali televisivi Rai dal 26 dicembre al 5 gennaio prossimo, per un totale di 42 passaggi. In attesa dell’esito della valutazione, la Rai ha deciso di sospendere in via cautelativa la messa in onda del suddetto spot”. (Huffingtonpost)