Visita fiscale Inps: esenzione nuove malattie, quali sono possibili

(di Daniele Sforza per Termometropolitico) – L’esenzione dalla visita fiscale Inps è possibile in certi casi. Ad esempio quando la patologia da cui è affetto il soggetto è tale da rendere un’aggravante la permanenza al proprio domicilio. In alcuni casi il medico di base può inserire questa peculiarità esonerandolo di fatto dall’obbligo di permanenza a domicilio per la visita fiscale Inps. Tale esenzione potrebbe riguardare anche un altro tipo di malattia, considerata una malattia invisibile perché non lascia cicatrici evidenti sul corpo. Stiamo parlando della fibromialgia, nota anche come sindrome di Atlante.

Ma cos’è la fibromialgia? Aiutandoci con l’enciclopedia online più famosa del mondo, si tratta di una sindrome reumatica idiopatica e multifattoriale che determina un leggero aumento della tensione muscolare, in modo particolare quando questi stessi muscoli vengono utilizzati. La patologia determina dunque dolore muscolare, ai tendini e legamenti di tipo cronico; a ciò si associa un senso di rigidità, una facile propensione a stancarsi e all’affaticamento, disturbi del sonno, alterazione della sensibilità. Il tutto può sfociare anche in

disturbi d’ansia e depressivi, tant’è che spesso la fibromialgia viene associata proprio ai disturbi depressivi, anche se la sua definizione, come abbiamo vista, risulta un po’ più complessa.

La fibromialgia è una malattia che però ancora non viene riconosciuta propriamente come tale. Tuttavia ci si sta muovendo in una direzione positiva, anche grazie al lavoro dell’associazione CFU Italia, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica. Che si stanno operando affinché la fibromialgia venga inserita nei LEA, vale a dire i Livelli Essenziali di Assistenza. Ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro ticket.

Come per tutte le malattie “invisibili”, ovvero quelle senza cicatrici evidenti sul corpo, la fibromialgia trova difficilmente spazio per diventare una malattia riconosciuta. Tuttavia questa patologia causa disturbi non indifferenti dal punto di vista del lavoro. E spesso le ripercussioni sono gravi, sia dal punto di vista economico, sia sotto l’aspetto professionale. Al momento i soggetti che soffrono di fibromialgia sono costretti a prendere permessi e giorni di malattia, prendendo dunque troppe assenze sul posto di lavoro e rischiando seriamente il posto. Non rientrando nell’elenco di patologie previste

dalla Legge 104 e risultando spesso una malattia “immaginaria” da chi non sa e non conosce questo tipo di malattia, i problemi sono certamente numerosi.

In caso di riconoscimento della fibromialgia come malattia, si potrebbe pensare che questa comporterebbe l’esenzione dalla visita fiscale Inps. Come già avviene per la depressione, per cui stare chiusi in casa ad aspettare il medico non è certo una “terapia a buon fine”, i malati di fibromialgia potrebbero essere esentati dalla visita fiscale. Per il momento non resta che attendere.