La “falsa sciatalgia” che blocca il podista, ecco come scoprirla e come curarla

L’eziologia della sindrome del muscolo piriforme contempla una varietà di fattori. Tra le cause più frequenti per il podista ci sono le dismetrie degli arti inferiori, ma possono essere determinanti anche un’eccessiva pronazione del piede, eventuali problemi posturali o quelli relativi all’anca. Influisce anche la scelta errata delle scarpe da corsa che causa uno stress eccessivo alla muscolatura delle anche.

La sindrome del piriforme si manifesta con dolore che può essere accompagnato da parestesie (riduzione della sensibilità) al tratto lombare,alla regione dei glutei,nella zona posteriore della gamba e della coscia e a volte anche alla pianta del piede La riduzione di sensibilità in alcune zone degli arti inferiori (a livello del sacro e del gran trocantere) è indicatore delle forme più gravi della sindrome.

La diagnosi della sindrome del piriforme è soprattutto di tipo clinico: ai pazienti vengono effettuati dei test (Freiberg, test di Pace e Nagle) che puntano alla rilevazione mirata della patologia.

La terapia per eccellenza è quella manuale: vengono effettuati al paziente massaggi trasversali profondi a livello del muscolo, accompagnati sempre da stretching del muscolo piriforme e del medio gluteo. Essenziale cercare di migliorare la postura del paziente in base alle cause della sindrome (dismetria degli arti inferiori, deficit dei muscoli delle anche, rigidità della colonna e della muscolatura posteriore delle gambe). Altre terapie molto efficaci sono la tecar e il laser yag ad alta potenza, anche in questo caso accompagnate da esercizi di stretching sul muscolo piriforme e sul muscolo medio gluteo.
A volte può essere utile l’utilizzo di plantari che correggano l’appoggio del piede.
In caso di insorgere della sindrome del muscolo piriforme, il podista deve interrompere l’attività di running fino alla scomparsa totale della sintomatologia: nel frattempo potrà svolgere sport alternativi (nuoto, rinforzo muscolare). La ripresa della corsa dovrà avvenire gradualmente su percorsi pianeggianti e, soprattutto, evitando nella fase iniziale del recupero gli sterrati. Durante il periodo del trattamento può essere utile, nelle ore di sonno, l’utilizzo di un cuscino collocato tra le ginocchia per cercare di favorire il rilassamento del muscolo piriforme.

[Fonte http://www.repubblica.it/sport/running/salute-e-alimentazione/2017/02/24/news/la_falsa_sciatalgia_che_blocca_il_podista_ecco_come_scoprirla_e_curarla-159140635/]