Articolazione temporo-mandibolare: con lo stretching torna in forma

(da lastampa.it) – Si chiama “Spring Device”, ed è il primo strumento prodotto in Italia per la salute dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM).

Anche se apparentemente insignificante, l’articolazione della mandibola è una delle più importanti del nostro corpo perché correlata a molte dinamiche posturali, nonché alla prevenzione di disturbi tipici come emicranie, vertigini, dolori muscolari, acufeni eccetera.
Molte delle persone che da anni convivono con tali problemi sapranno che quando i muscoli del viso sono eccessivamente contratti i disturbi aumentano, sia come intensità che frequenza.
Come accade nella pratica sportiva, in cui lo stretching (allungamento dei muscoli) viene eseguito di routine sia nella prevenzione di strappi muscolari che nell’agevolazione dei movimenti, anche in questo caso lo stretching mandibolare ha il preciso scopo di mantenere in salute i muscoli che permettono l’apertura e chiusura della bocca (masseteri e temporali).

Prima ancora che venisse ideato lo Spring Device era pratica comune tra gli esperti del settore invitare i pazienti con problemi legati all’ATM o ai muscoli del viso, far eseguire degli esercizi di stretching mandibolare. Tuttavia, non tutti erano così semplici da poterli mettere in atto quotidianamente.
Un altro metodo sfruttatissimo in questo periodo dai dentisti è il cosiddetto bite che, anch’esso, in definitiva, promuove l’allungamento dei muscoli della mandibola. Questo tipo di stretching viene considerato statico, perché viene adoperato un piccolo apparecchio di resina che copre i denti (generalmente inferiori) allungando fisiologicamente il muscolo senza promuoverne il movimento.
Ausilio che promuove invece lo stretching dinamico è lo splint distraente, che somiglia più al classico apparecchio dentale, ma che è dotato di una sorta di molla che favorisce il movimento dinamico.

Entrambi devono essere elaborati su misura, in seguito alla presa delle impronte dentali dal proprio dentista. Lo Spring Device, invece, nasce “in serie” allo scopo di aiutare il paziente a eseguire sia lo stretching dinamico che statico. Si tratta di una sorta di “molla” dotata di un apposito manico da utilizzare per alcuni minuti al giorno allo scopo di riabilitare i muscoli della mandibola.
Lo strumento ha visto la luce grazie alla cooperazione del dipartimento ricerca e sviluppo di Asa Dental con il dr. Daniele Tonlorenzi e il professor Brunelli del reparto di Fisiologia del CNR di Pisa.
Eseguendo una piccola prova, abbiamo notato – nelle persone soggette a problemi di apertura e chiusura della bocca – un evidente rilassamento dei muscoli anche a livello estetico. Rilassamento visibile, in alcuni casi, persino già dal primo utilizzo.

Lo strumento  viene adoperato laddove c’è un’ipomobilità mandibolare; come terapia del dolore e dell’infiammazione dovuti all’articolazione temporo-mandibolare e dei muscoli; nella prevenzione della degenerazione della cartilagine e come trattamento post chirurgia maxillo facciale.
Inoltre, come ben si è scoperto negli ultimi anni,  una delle cause più frequenti che causano disturbi ad articolazioni e muscoli del viso, è il serramento o digrignamento dei denti (bruxismo). Anche in questo caso lo spring device interviene positivamente se utilizzato in maniera costante. Utilizzo che promuove anche la riduzione dello stress fisiologico.

Il dispositivo può essere adoperato per periodi brevi (circa 7-10 giorni) nel caso sia necessario ottenere un effetto rapido che aumenti l’elasticità muscolare prima di eseguire estrazioni complesse. Ottimo anche per agevolare il sistema neuromuscolare ad accettare una dimensione verticale  differente prima di aggiungere protesi o bite.
In altri casi, si può adoperare anche per periodi più lunghi e più volte al giorno al fine di ridurre dolore e infiammazione, bruxismo, contrattura muscolare e per la prevenzione della generazione della cartilagine.

E’ bene dire che, come tutti gli strumenti di questo genere, non è privo di controindicazioni. Non deve infatti essere utilizzato in caso di fratture, infezioni, osteoradionecrosi e denti o protesi che possano rompersi facilmente con l’utilizzo continuo.
Concludendo, possiamo dire che questo genere di terapie sono indispensabili per migliorare il movimento articolare, la mobilità mandibolare, la riduzione del dolore e persino il miglioramento dell’umore (spesso associato a tali problematiche).
Su youtube è possibile visionare un video dove viene mostrato il funzionato e gli effetti del prodotto: http://www.youtube.com/watch?v=5TwoOPN6ABw .