FISIOTERAPIA NELLA PARALISI DEL NERVO FACCIALE

Il facciale è il settimo (VII) nervo cranico e ha sia fibre addette alla funzione motoria sia fibre con funzioni sensitive: per questa ragione appartiene al gruppo dei nervi cranici “misti”.
Le ragioni per cui si può avere una lesione parziale (paresi) o totale (paralisi) del nervo sono differenti e inoltre possono essere sia di natura centrale (se la cause sono dovute ad una danno a carico del sistemo nervoso centrale) sia periferiche (se invece è il nervo periferico ad essere danneggiato direttamente).
Le più note in ambito riabilitativo sono la paralisi di Bell, che costituisce circa il 50 % di tutte le lesioni del facciale, e la sindrome da Ramsey Hunt, dovuta ad un processo infettivo causato dal virus dell’ Herpes Zoster, e compare tipicamente con l’esposizione repentina ad ambiente freddo, e per questo è nota come paralisi a frigore.
Il nervo faccialeaggredito dal virus va incontro ad infiammazione ed edema (gonfiore) delle sue strutture, ma poiché decorre all’interno di un canale osseo non deformabile a livello della base cranica il suo tentativo di espansione è impossibile ed il nervo risulta perciò compresso da parte delle pareti del canale. Ne consegue un insulto ischemico.
Il sintomo più evidente di questa malattia è la paralisi dei muscoli facciali: se i muscoli del volto non si muovono, l’occhio non può chiudersi e la bocca si secca, perché cessa la produzione della saliva.
La malformazione del volto provocata da questo tipo di paralisi è piuttosto caratteristica, la metà colpita del viso appare appianata e priva di espressione, ma il paziente può provare dolore e fastidio nella parte sana, che potrebbe sembrargli contratta. Nei casi più gravi la rima palpebrale è ampia e il paziente non riesce a chiudere l’occhio. Il paziente può sentire un senso di pesantezza o di intorpidimento al volto, ma non sono dimostrabili perdite di sensibilità. In alcuni casi si registra alterazione della salivazione, del gusto, della lacrimazione e, talvolta, iperacusia (percezione molto amplificata dei rumori) e/o dolore nella zona dell’orecchio.
La paralisi di Bell, fortunatamente, regredisce nel giro di poche settimane o pochi mesi. Viene trattata con corticosteroidi per bocca. Talora si associano gli antivirali. In ogni caso, l’85% dei casi si risolve da sè, senza alcuna terapia, anche se talora residua una debolezza muscolare che può essere trattata con fisioterapia e vitamine del gruppo B.
È necessario adottare alcuni rimedi per prevenire la disidratazione corneale. Essi comprendono l’uso frequente di lacrime artificiali, gocce di soluzione salina isotonica e di metilcellulosa e strisce di cerotto per favorire la chiusura dell’occhio. Possono bastare misure di supporto, quali il bendaggio temporaneo, per proteggere l’occhio esposto

Il fisioterapista vi insegnerà una serie di esercizi che rafforzino i muscoli del viso, migliorando il coordinamento e la gamma di movimento, massaggiare ed esercitare i muscoli del viso quindi secondo il protocollo di un fisioterapista al fine di aiutare o rilassare la muscolatura facciale.
Inoltre, radiofrequenza e trattamenti laser possono essere di notevole aiuto per stimolare il collagene e tonificare il sistema cutaneo gravemente rilassato. Il massaggio oltre al suo noto effetto lenitivo arricchisce l’ informazione sensoriale periferica e centrale cosi importanti in un processo rieducativo dopo una lesione nervosa.