LA TENS TERAPIA

La TENS terapia è tra le tecniche di elettroterapia più utilizzate in fisioterapia, con finalità analgesico-antalgiche nella Terapia del Dolore, di estrema efficacia per il trattamento di molte patologie neuronali, osteo-articolari, dei legamenti e dei tendini.

La sigla TENS deriva dalle lettere iniziali delle parole inglesi “Transcutaneous Electric Nervous Stimulation” (stimolazione elettrica transcutanea nervosa), in quanto la tecnica è quella di applicare sulla cute per mezzo di placche elettroconduttive, dei particolari impulsi elettrici che eccitano solo le fibre nervose della sensibilità tattile situate proprio sotto la pelle. Gli impulsi nervosi così prodotti, attraverso i nervi sensoriali, risalgono verso il midollo spinale bloccando a questo livello “la porta di ingresso al dolore” (processo gate control). Allo stesso tempo, questi impulsi TENS comandano al mesencefalo di produrre betaendorfine, cioè sostanze fisiologiche che hanno gli stessi effetti della morfina e in tal modo si completa l’azione analgesica con la scomparsa del dolore.

I parametri fisici delle correnti TENS sono precisamente definiti:
– La forma d’onda può essere monofasica rettangolare, oppure bifasica, simmetrica, asimmetrica o a spike
– La larghezza (durata) dell’impulso può variare da 30 a 400 microsecondi
– La frequenza varia da 1 a 150 Hz
– L’emissione può avvenire in modalità continua o a pacchetti.
Le TENS possono essere erogate secondo due modalità principali:
– Alta frequenza e bassa intensità – Gli impulsi utilizzati impiegano una frequenza tra i 50 ed i 150 Hz e l’intensità non deve evocare reazioni motorie, ma solo far percepire al Pz una sensazione di formicolio sul segmento trattato. La comparsa dell’analgesia è in genere rapida, ma di breve durata, per cui sono richiesti trattamenti giornalieri prolungati. L’assuefazione insorge velocemente.  
– Bassa frequenza ed alta intensità – La frequenza degli impulsi è compresa tra 5 e 10 Hz e l’intensità è tale da produrre fascicolazioni muscolari che possono risultare fastidiose. Il tempo di applicazione è di  20’ –  30’ , l’effetto antalgico è più duraturo e l’assuefazione più tardiva.
Gli elettrodi sono due: quello negativo viene applicato sui punti dolorosi o punti trigger. In alternativa lungo il decorso dei principali tronchi nervosi in corrispondenza metamerica del dolore. L’elettrodo positivo viene fissato in corrispondenza dell’area bersaglio o target areas, cioè zone di irradiazione del dolore.
La terapia TENS è controindicata per i pazienti portatori di pace-maker, nella gravidanza, per la stimolazione peri-cardiaca e qualsiasi allergia accertata alla corrente.