LE TERAPIE FISICHE IN FISIOTERAPIA

Le Terapie Fisicheutilizzano a scopo curativo l’energia fisica prodotta da apposite apparecchiature.
Le Terapie Fisiche strumentali sono utilizzate dal Fisioterapista, da sole o assieme ad altri trattamenti di fisiochinesiterapia, nelle patologie dell’apparato locomotore che presentano infiammazione e/o dolore.
L’applicazione di forze fisiche portano a lenire il dolore e diminuire l’infiammazione.
Esse includono una vasta gamma di energie, che vengono applicate al corpo umano sotto forma di (qui di seguito alcune delle più diffuse forme):
  • Energia luminosa (Laser):
La sigla LASER è l’acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation (amplificazione della luce ottenuta per emissione stimolata di radiazioni).
Utilizzata nelle forme dolorose di varia natura, a varia localizzazione, in patologie flogistiche a carico di tendini e tessuti molli (tendiniti, borsiti, entesiti), patologie inserzionali, algie articolari superficiali; come coadiuvante nel trattamento di ulcere e piaghe da decubito e nelle forme cicatriziali e nel trattamento dell’edema.

  • Energia elettrica (Elettroterapia):
Comprende:
Correnti alternate a bassa e media frequenza, utilizzate a scopo analgesico: Interferenziali, Diadinamica, TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation)
Correnti a frequenza continua, utilizzate a scopo analgesico: Ionoforesi
Elettrostimolazione muscolare: con corrente faradica, esponenziale, di Kotz
  • Energia meccanica (Ultrasuoni):
Sono vibrazioni acustiche con frequenza superiore ai 16.000 Hz, di intensità variabile tra 0,2 e 3 W/cm2, non percepibili all’orecchio umano e che si diffondono sotto forma di onde di compressione e decompressione, trasmessi attraverso una testina che mantenuta perpendicolare alla zona da trattare, passa sulla cute a cui è stato precedentemente applicato un gel ecoconducente. Aumentano il metabolismo dei tessuti e dell’attività cellulare, flusso sanguigno per vasodilatazione, permeabilità capillare, soglia del dolore, estensibilità e elasticità del tessuto fibroso.
  • Energia magnetica (Magnetoterapia):
Campi magnetici a bassa intensità e a frequenza variabile agiscono a livello delle cellule migliorandone le funzioni in seguito ad un uso maggiorato di ossigeno.
Particolarmente indicata nelle patologie infiammatorie (artrosi, neuriti, flebiti, tendinite) e reumatiche, nelle patologie conseguenti a traumi recenti, nella riparazione delle ulcere di ogni tipo, e nel trattamento dell’osteoporosi.
  • Energia elettromagnetica (Radarterapia, Diatermia):
Onde elettromagnetiche in grado di sviluppare nei tessuti trattati un effetto termico con azione antidolorifica. Provocando anche un’elevata vasodilatazione dei capillari e arterie precapillari, particolarmente indicata nei casi di contratture muscolari, artrosi, algie post-traumatiche, tendiniti, etc.
Sono emesse da macchinari sofisticati e sicuri, alimentati da corrente elettrica, che viene trasformata nelle sovracitate forme.