Protesi anca: nuova tecnica microinvasiva [FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE]

Tecniche minivasive che, in casi selezionati, permettono addirittura di operare entrambe le articolazioni in un’unica occasione.
«Da tre anni utilizziamo una metodica (detta AMIS, Anterior Minimally Invasive Surgery) che ci permette di accedere all’anca senza sezionare i muscoli, tramite un’apertura anteriore di circa otto centimetri. Si tratta infatti di una tecnica che segue una via intermuscolare e internervosa, riducendo il rischio di danneggiare muscoli, tendini, vasi e nervi» spiega Andrea Marchesini, specialista in ortopedia e traumatologia dell’ICP Ospedale Bassini di Milano. «Il giorno dopo l’intervento il paziente può già camminare con l’aiuto di ausili (stampelle o deambulatore), che di solito abbandona nell’arco di pochi giorni, e in media è sufficiente una fisioterapia di un paio di settimane per tornare a pieno regime. Oltre a un recupero funzionale più rapido, questo tipo di chirurgia offre numerosi vantaggi, quali minore dolore, cicatrici più piccole e ridotte perdite di sangue durante l’intervento. Si tratta di un approccio che può essere proposto quando l’articolazione è usurata dall’artrosi, ma anche in caso di fratture del collo del femore, entrambe problematiche particolarmente comuni nelle donne. Proprio di recente, per la prima volta abbiamo operato con successo una signora di 65 anni a entrambe le anche. Il giorno dopo poteva già stare in piedi e dopo due giorni camminare. L’intervento bilaterale però non è adatto a tutti, prima di ricorrervi bisogna valutare con attenzione pro e contro. Senza dubbio ha il duplice vantaggio di un’unica anestesia e di ridurre in modo considerevole i tempi di ritorno a una buona qualità di vita».

Fonte [http://www.iodonna.it/benessere/salute-prevenzione/2015/12/04/protesi-dellanca-ora-ce-una-nuova-tecnica-microinvasiva/]