Stare troppo seduti “ammala” il cuore

Il caso in questione riguarda migliaia di italiani: avvocati, impiegati in uffici pubblici, contabili, giornalisti e creativi. Categorie professionali che trascorrono gran parte della propria giornata seduti: loro, la scrivania e un pc. E che, se già con un cuore che funzionante non più in maniera ottimale, rischiano di vedere aggravarsi il proprio stato di salute. Tutto per colpa della sedentarietà. Quello che finora era un comportamento in grado di mettere a repentaglio la nostra salute cardiovascolare, oggi risulta anche in grado di aggravare le condizioni di salute di chi soffre di una malattia coronarica (non congenita).
È quanto si evince da una ricerca pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology. Quattro scienziati canadesi hanno monitorato il comportamento giornaliero di 278 adulti già affetti da una sindrome coronarica. Tutti avevano già svolto un’attività di riabilitazione, mirata all’insegnamento delle corrette pratiche – revisione della dieta e attività fisica – con cui migliorare il proprio stato di salute. Sono stati osservati per nove giorni durante le ore di veglia, con delle telecamere in grado poi di svelare che quasi tutti avevano trascorso almeno otto ore al giorno seduti: di fronte al computer o alla televisione. Un tempo sufficiente, secondo i ricercatori, a comportare un aumento dell’indice di massa corporea (indicatore dello stato di magrezza o sovrappeso di un individuo) e un peggioramento della fitness cardiorespiratoria (indica le condizioni di salute dell’apparato cardiovascolare). L’osservazione ha riguardato gli uomini, più che le donne. «Perché queste ultime dedicano almeno un’ora al giorno allo svolgimento dei lavori domestici e di alcune commissioni che riducono gli effetti della sedentarietà», si legge nel commento del paper.
A sorprendere gli autori dello studio è stata soprattutto l’inefficacia delle informazioni fornite ai pazienti e mirate, per l’appunto, a ridurre la sedentarietà. Tutto inutile. Un comportamento che spesso risulta la conseguenza della frenesia dei ritmi di vita attuali. Da qui l’idea di Stephanie Prince, ricercatrice presso la divisione di prevenzione e riabilitazione dell’Università di Ottawa e prima firma della pubblicazione, di ribadire alcuni consigli pratici per non ridurre a zero il movimento quotidiano. L’ideale sarebbe effettuare attività fisica anche di fronte alla tv. Ma la specialista s’accontenterebbe di vedere le persone con un cuore in non perfette condizioni alzarsi – dalla poltrona o dal divano – e muoversi ogni mezz’ora. Importante è fare anche delle pause predefinite dall’attività lavorativa e andare a letto per riposare, piuttosto che addormentarsi sul divano davanti alla tv.

[Fonte http://www.iodonna.it/benessere/2015/12/09/stare-troppo-seduti-ammala-il-cuore/]