Stiramento muscolare

Lo stiramento muscolare (anche elongazione muscolare) è un infortunio di comune riscontro nella pratica sportiva (fra gli atleti più colpiti si ricordano i calciatori, i rugbisti e i podisti); si tratta di una lesione il cui livello di gravità è compreso fra quello della contrattura e quello della distrazione muscolare. Se si considerano i quattro livelli di classificazione delle lesioni muscolari:

  • livello 0: contrattura muscolare
  • livello 1: stiramento muscolare (anche elongazione muscolare)
  • livello 2: distrazione muscolare
  • livello 3: strappo muscolare.

si nota facilmente che lo stiramento muscolare non può essere considerato un infortunio particolarmente grave tant’è vero che ecograficamente non è rilevabile, anche se è opportuno tenere ben presente che una sua scorretta gestione può causare diversi problemi.

Lo stiramento muscolare provoca un’alterazione del tono del muscolo. È un tipo di lesione facilmente riscontrabile in ambito sportivo ed è provocato da un allungamento eccessivo delle fibre del muscolo.

Le cause dello stiramento muscolare

Sono diverse le cause alla base uno stiramento muscolare; fra queste ricordiamo:

  • riscaldamento non ottimale
  • livello di preparazione fisica non adeguato allo sforzo da compiere
  • problemi posturali
  • movimenti bruschi
  • recupero atletico insufficiente
  • affrettati tempi di recupero dopo un infortunio
  • condizioni ambientali e climatiche non idonee
  • microtraumi ripetuti
  • ecc.

Segni e sintomi di stiramento muscolare

Uno stiramento muscolare dà luogo a un dolore acuto e circoscritto alla zona colpita dalla lesione generalmente seguito da uno spasmo muscolare. Per quanto il dolore provocato da uno stiramento sia decisamente più intenso di quello causato da una contrattura, raramente vi sono problemi a livello di funzionalità e, molto spesso, il soggetto è comunque in grado di continuare l’attività fisica, cosa sicuramente non consigliabile dato che ciò potrebbe peggiorare notevolmente il quadro clinico con il rischio di andare addirittura incontro a una lesione di livello superiore (una distrazione o addirittura uno strappo muscolare) con conseguente allungamento dei tempi di recupero.

Stiramento muscolare: come intervenire

Trattandosi di un infortunio di relativa gravità, se ci si è fermati nel momento opportuno, l’elongazione guarisce spontaneamente nel giro di due-tre settimane al massimo. È assolutamente sconsigliato affrettare i tempi di recupero perché esiste il serio rischio di incorrere in recidive.

Le terapie indicate nell’immediato sono quelle che il soggetto può effettuare da sé come, per esempio, terapia del ghiaccio (crioterapia), bendaggio compressivo e assunzione di farmaci antinfiammatori (per esempio ketoprofene, diclofenac, naproxene e ibuprofene) e farmaci miorilassanti (per esempio suxametonio cloruro o tiocolchicoside più noti, rispettivamente, come Myotenlis e Muscoril).

Nella fase acuta il massaggio (massoterapia) è una pratica sconsigliata perché potrebbe peggiorare il quadro clinico. Eventualmente, si può prendere in considerazione la possibilità di effettuare alcune sedute di tecarterapia o di ultrasuoni.

Passato il periodo di riposo indicato è possibile eseguire il cosiddetto test delle scale: se il salire e lo scendere le scale non dà luogo a nessuna dolorabilità è possibile riprendere gradatamente l’attività fisica prestando una notevole attenzione alla fase di riscaldamento.

Stiramento muscolare: la prevenzione

Come già accennato in precedenza, un buon riscaldamento gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione delle lesioni muscolari e quindi anche negli stiramenti; vi sono però altri consigli che si possono fornire per minimizzare la possibilità di incorrere in questo tipo di infortunio:

  • praticare attività sportiva quando si è nelle giuste condizioni per affrontare lo sforzo fisico; allenarsi in condizioni fisiche precarie o quando non si è ancora recuperata adeguatamente la seduta di allenamento precedente, rischia di essere controproducente;
  • scegliere un abbigliamento idoneo;
  • non sottovalutare sintomi dolorosi di una certa importanza;
  • effettuare stretching soltanto se lo si sa eseguire nel modo corretto (lo stretching non correttamente eseguito può essere fonte di notevoli danni). (Albanesi.it)