Tendinopatia achillea: come curarla

La tendinopatia achillea è un infiammazione del più grosso tendine del nostro corpo: il Tendine d’Achille appunto.

Esso si estende dalla porzione distale del polpaccio, sotto forma di un grosso cordone elastico, per inserirsi al tallone.

Nelle forme di tendinite più lievi, o nelle fasi iniziali, il paziente lamenta un dolore urente, un bruciore al tallone, accentuato dal movimento e dal cammino.

L’Ecografia è l’esame migliore in questo caso per poter capire di che natura è il problema e soprattutto quale è il grado dell’infiammazione. Se è lieve molto spesso la sintomatologia dolorosa puo’ regredire fino a scomparire anche soltanto con la terapia farmacologica per bocca (antiinfiammatori) e ghiaccio locale  posizionato in sede più volte al giorno.

In altri casi il paziente lamenta un dolore improvviso, lancinante, acuto  al tallone: in questi casi puo’ trattarsi di una lesione parziale o totale del tendine che necessita di una valutazione specialistica per poter approcciare un trattamento corretto ed efficace.

Le cause di lesione del tendine d’Achille possono essere diverse. Tra le più frequenti:

  • attività fisica troppo intensa e sollecitazioni tendinee ripetute (salti, balzi, cambi di direzione)
  • patologie concomitanti
  • alcuni farmaci che se assunti per periodi prolungati possono indebolire i tendini

In alcuni casi puo’ non bastare l’esame ecografico e il medico puo’ riciedere una risonanza magnetica.

La fisioterapia è sempre d’aiuto nel ridurre la sintomatologia dolorosa e favorire il recupero funzionale.

La fisioterapia passiva e attiva sono fondamentali nel recupero dell’articolarità e della forza, necessaria alla stabilità di caviglia. La rieducazione al cammino inoltre consente al paziente di ritornare a deambulare correttamente in autonomia senza dolore.

Gli esercizi di allungamento muscolare, eseguiti sotto la supervisione di personale competente, consentono non solo di ottenere un recupero funzionale ottimale, ma anche di prevenire eventuali reinfortuni.

La Tecarterapia si è dimostrata un alleato molto efficace nel ridurre il dolore e l’edema associato alla lesione, agevolando in tal modo la mobilizzazione dell’articolazione ed accorciando notevolmente i tempi di guarigione. In alcuni casi è efficace l’associazione con laserterapia di ultima generazione.

Molto utili sono gli esercizi sport-specifici che consentono quindi anche un ritorno allo sport in sicurezza.

In alcuni casi puo’ rendersi necessario l’intervento chirurgico, che sarà comunque seguito da un percorso riabilitativo specifico. (borderline24)