Cisti di Baker e fisioterapia
La cisti di Baker, chiamata anche cisti poplitea, è un nodulo che si forma dietro al ginocchio a causa di un rigonfiamento della borsa di liquido sinoviale, ossia il lubrificante delle articolazioni. Di solito si tratta di una formazione visibile e palpabile, più di frequente presente solo in una delle due ginocchia.
Vediamo in breve quali possono essere le cause, i primi sintomi e quali esercizi di fisioterapia sono efficaci per ridurre dolore e gonfiore.
I primi segnali di questa malattia dell’articolazione del ginocchio si manifestano anche molto prima che la massa della cisti sia visibile esternamente. Le più comuni manifestazioni sono:
- dolore;
- persistente sensazione di rigidità o blocco del ginocchio;
- rumori articolari.
La diagnosi prevede la visita ortopedica e un’ecografia: questo esame serve per verificare come e dove la cisti è posizionata, quindi anche per escludere eventuali altre cause dei sintomi e della formazione di noduli.
Le cisti di Baker si distinguono in base al fattore che ne ha causato l’origine. Di seguito:
- cisti primarie: più tipiche nei giovani con articolazione del ginocchio nel complesso sana, sono causate da una eccessiva produzione di liquido sinoviale;
- cisti secondarie: ossia causate da un’altra malattia dell’articolazione come la rottura o la lesione del menisco, l’artrite o l’artrosi, le lesioni dei legamenti o altre malattie degenerative delle cartilagini.
A queste si aggiunge una cosiddetta “causa sportiva” che, a dire il vero, rappresenta più che altro un fattore predisponente: il continuo stress dell’articolazione del ginocchio dei maratoneti e dei runner.
Il primo approccio alla terapia è preferibilmente non invasivo e prevede, oltre alla somministrazione di farmaci antinfiammatori, la fisioterapia. Lo scopo principale degli esercizi prescritti è facilitare il fisiologico drenaggio del liquido e ridurre dolore e gonfiore. Durante la prima fase della terapia il paziente dovrebbe far riposare il ginocchio interessato, sospendendo l’attività sportiva e anche evitando il carico sull’articolazione durante la camminata.
Sono due i momenti della fisioterapia per le cisti di Baker:
- aumento della flessibilità articolare;
- rafforzamento dei muscoli intorno al ginocchio, in seguito al primo miglioramento, perché più forti sono i muscoli minore è il carico sull’articolazione.
La fisioterapia delle cisti di Baker, in un primo momento a mobilizzazione passiva per mano del fisioterapista, prevede una sequenza di esercizi specifici:
- Stretching del quadricipite: in posizione prona si eseguono delle flessioni del ginocchio, portando il tallone verso i glutei con un movimento lento e controllato;
- Stretching dei tendini del ginocchio: in posizione supina con una gamba piegata si solleva l’altra, mantenendola tesa verso l’alto e contraendo il quadricipite;
- Flessioni dell’anca: sempre supini e schiena a terra, con le gambe tese piegare piano il ginocchio facendo “scivolare” il tallone verso i glutei.
Tutti gli esercizi prevedono che venga mantenuta ogni posizione per circa 2-4 secondi prima di tornare a quella di partenza e, di solito, per ognuno vanno eseguite 2-3 serie di 15 ripetizioni. La fisioterapia post-operatoria della cisti di Baker prevede l’esecuzione degli stessi esercizi già dopo 2 settimane dall’intervento, con lo scopo di evitare aderenze intra-articolari.
[Fonte http://www.greenstyle.it/cisti-di-backer-esercizi-fisioterapia-104781.html]