La scoliosi, efficaci esercizi di autocorrezione

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Abbinando esercizi di autocorrezione e funzionali è possibile migliorare la scoliosi adolescenziale. Lo dimostra, per la prima volta a livello internazionale, uno studio italiano, pubblicato sulla rivista European Spine Journal .
«Gli esercizi per la scoliosi non sono tutti uguali e tutti ugualmente efficaci – premette Marco Monticone, responsabile dell’U.O. di Riabilitazione neuromotoria specialistica dell’Istituto scientifico di Lissone dell’IRCCS Fondazione Maugeri -. Questo tipo di approccio viene proposto in presenza di deformità della colonna da lievi a moderate. L’entità di questa deformità si misura in gradi Cobb , riferiti all’inclinazione delle vertebre. Si può parlare di scoliosi quando l’inclinazione supera i 10° Cobb. In genere il trattamento con esercizi viene suggerito nelle scoliosi sotto i 25°. Nelle forme tra i 25 e i 40° all’esercizio si abbina l’uso di un corsetto, mentre quando si superano i 45°-50°, di solito, si raccomanda l’intervento chirurgico».

«Il trattamento tradizionale delle forme lievi o moderate di scoliosi, in genere, prevede il ricorso a esercizi aspecifici sulla colonna di tipo aerobico, di rinforzo muscolare e di recupero articolare – continua l’esperto -. Noi abbiamo voluto confrontare questo approccio con una strategia alternativa basata sulla combinazione di esercizi funzionali e di autocorrezione specifici. Non solo, per rinforzare la motivazione dei giovani coinvolti abbiamo fatto anche un intervento di tipo educativo-comportamentale». I circa 100 adolescenti (età media 12 anni all’inizio dello studio) coinvolti, sono stati suddivisi in due gruppi: metà ha seguito il protocollo tradizionale, metà il nuovo approccio. Il trattamento è stato portato avanti fino al raggiungimento della maturità scheletrica (quindi circa fino ai 18 anni) e un anno dopo è stato eseguito un controllo radiografico della colonna vertebrale. Ebbene, il programma di autocorrezione ed esercizi funzionali si è rivelato più efficace nel migliorare la deformità della colonna. Inoltre, i ragazzi hanno avuto benefici anche su altri fronti: riduzione del dolore, miglioramento dell’autostima e dell’umore.

«L’aspetto innovativo è stato proporre ai ragazzi l’esecuzione di esercizi funzionali specifici in autocorrezione – fa notare Monticone -. L’autocorrezione è una tecnica riabilitativa che consiste in movimenti precisi e ben localizzati per correggere volontariamente la curva scoliotica. Quindi, solo dopo aver corretto la curva, si fanno gli esercizi funzionali. Nel nostro protocollo i ragazzi facevano tre sessioni a settimana: una volta sotto la guida di un fisioterapista per un’ora, e due volte a casa in autonomia per mezz’ora. I benefici di questo approccio derivano dal fatto che, con il passare del tempo, il paziente impara sempre più a correggere la propria schiena, non solo durante le sessioni di esercizio, ma anche nella quotidianità mediante posture corrette applicate ai gesti e alle diverse attività. L’apprendimento di schemi motori corretti permette, infatti, di applicare, nelle diverse circostanze, reazioni riflesse di tipo correttivo, anziché deformante».

L’autocorrezione rende dunque gli esercizi più efficaci e specifici, evitando non solo peggioramenti della scoliosi, ma promuovendo addirittura un miglioramento. «Il nostro programma terapeutico ha stimolato una riduzione dell’angolo di Cobb superiore ai 5°, mentre con l’approccio tradizionale la situazione è rimasta stabile – puntualizza Monticone -. Ciò ci ha permesso di centrare l’obiettivo primario del trattamento della scoliosi nell’adolescente, cioè ridurre (e nel nostro caso addirittura migliorare) la progressione della deformità e così diminuire il rischio di incorrere in altre problematiche come mal di schiena, disabilità, problemi respiratori e deformità estetiche, nonché migliorare la qualità di vita in età adulta».

[Fonte http://www.corriere.it/salute/pediatria/14_aprile_28/scoliosi-esercizi-efficaci-autocorrezione-2a051f48-ceb5-11e3-b1ed-761dab5779b9.shtml?refresh_ce-cp]