Le leggende metropolitane della medicina

La medicina non è affatto cosa per tutti. Anzi, è materia oscura per i più. Ed è per questo che, nell’ignoranza più totale, ci si affida ad una serie di leggende metropolitane assolutamente false e infondate ma a cui tutti credono.

La celebre rivista Nature ha redatto una lista di falsi miti che hanno attecchito nell’immaginario popolare tanto da aver acquisito lo status di teoria scientifica fondata. I luoghi comuni sulla medicina, che resistono a ogni contro-dimostrazione di scienziati veri, sono i seguenti.

Il più radicato nell’immaginario collettivo è rappresentato dalla convinzione che gli screening regolari e la diagnosi precoce possano salvare sempre e comunque dal tumore. Il rassicurante autoconvincimento, però, non ha basi scientifiche. Sia chiaro, la prevenzione è fondamentale, ma può soltanto ridurre le probabilità di insorgenza di un tumore, non cancellarle completamente, in particolare per alcune forme di cancro come quello tiroideo, alla prostata o al seno.

La seconda convinzione dura a morire trova le sue radici addirittura nel lontano 1945, quando un gruppo di scienziati teorizzò che i radicali liberi fossero i principali responsabili dell’invecchiamento, e che gli antiossidanti si opponessero a questo meccanismo. Sono ormai tanti gli studi che hanno dimostrato la mancanza di un nesso evidente fra maggior produzione di antiossidanti e longevità. Ciononostante, ogni anno si spendono miliardi di euro e dollari per l’acquisto di integratori contenenti antiossidanti.
Un altro falso mito riguarda le dimensioni del cervello. Sarebbe cioè molto più grande di quello degli animali. In realtà è più o meno proporzionato alla taglia dell’essere umano. Inoltre, a differenza di quanto si pensi, il cervello riesce a dialogare con il sistema immunitario.
Leggenda metropolitana è anche quella storia che narra che si impara di più e meglio seguendo la strategia di apprendimento preferita, così come la teoria secondo cui l’aumento esponenziale della popolazione mondiale produrrà inevitabilmente carestie e povertà.
Tra i falsi miti non poteva mancare la teoria che vuole i vaccini responsabili dell’insorgenza dell’autismo, nata da uno studio dimostratosi falso e manipolato.
Un’altra errata convinzione (che abbiamo tutti, nessuno escluso) è legata all’uso del paracetamolo. Secondo molti la sua efficacia è legata a meccanismi noti. In realtà, non si sa ancora con chiarezza perché funzioni.
E infine, l’idea che l’omeopatia possa essere una valida medicina alternativa, quando nel migliore dei casi può produrre solo un effetto placebo.

[Fonte http://www.lultimaribattuta.it/39170_le-leggende-metropolitane-della-medicina-a-cui-crediamo-tutti]