Scoliosi KO con una barretta allungabile

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La scoliosi può essere corretta negli adolescenti grazie ad un intervento di minima invasività che in Italia è stato eseguito per la prima volta all’ospedale Alto vicentino, dall’equipe del primario Massimo Balsano.

Si tratta di una tecnica sperimentata per prima in Olanda e che nello stivale non era mai stata eseguita, sino all’altro ieri, quando ad un ragazzo di 12 anni è stata corretta la malformazione con una piccola barra che si allungherà, grazie a specifici esercizi da compiere, quando il giovane si svilupperà ulteriormente. Operazione riuscita, con il giovane che potrà presto tornare a casa.

vedi Scoliosi: una soluzione meno invasiva

Massimo Balsano, direttore dell’Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Santorso, nonché direttore del Centro regionale specializzato per la Chirurgia vertebrale, non è nuovo ad interventi chirurgici inediti o particolari. La scoliosi, come si sa, è una deviazione laterale della colonna che, causa anche la rotazione dei corpi vertebrali, perde la sua morfologia rettilinea e si incurva, la deviazione si manifesta tipicamente nei  giovani nel corso del passaggio tra infanzia e adolescenza, vale a dire dopo i 10 anni. La nuova tecnica, che l’altro ieri Balsano ha utilizzato per primo in Italia e che è nelle ultimissime fasi di sperimentazione in Europa (Olanda), consiste in pratica nell’inserimento di una piccola barra nella parte concava della curva scoliotica, per correggere in tal modo la curva con una “distrazione a cricchetto”, che si potrà allungare con esercizi specifici, permettendo al rachide di crescere e contestualmente di correggere la deformità. Per esemplificare, è come se i ragazzi indossassero un busto, pur trattandosi di un intervento che rappresenta un’azione correttiva molto più importante e sicura.

«Con questo innovativo sistema – afferma Balsano, si potrà evitare la fusione (artrodesi), cioè il classico intervento correttivo con viti-barre, che risulta sicuramente più invasivo».

Per dare un’idea del livello riconosciuto a Balsano e alla sua equipe, ad oggi sono 80 gli adolescenti iscritti nelle liste d’attesa di intervento di chirurgia vertebrale sono ottanta, provenienti da tutta Italia. «Circa il 40% di tutti i pazienti con scoliosi, destinati all’intervento più invasivo o maggiore – prosegue il primario – potranno essere trattati con questa tecnica che potremmo qualificare “di peso minore”, con conseguente ripresa funzionale e sociale più veloci (meno sangue, meno dolore, dimissione dall’ospedale anticipata, ritorno alla vita normale in breve tempo)».

Si aprono dunque nuove prospettive per i tanti adolescenti afflitti da questa patologia: «Fino ad oggi, continua Balsano, siamo intervenuti su quaranta ragazzi ogni anno per la correzione della scoliosi con la tecnica più invasiva. Da oggi potremmo usare la nuova tecnica che è definitiva. Infatti in età adulta, cioè a maturità scheletrica raggiunta, l’impianto potrà essere rimosso».

Pur trattandosi di interventi in fase sperimentale, seppur avanzata, le probabilità di successo sono ottime, come dimostrano gli esiti dei medesimi interventi effettuati in Olanda su quaranta ragazzi. Il dodicenne operato dall’equipe orsiana è il primo di una lista d’attesa che è già lunga e che potrebbe portare nell’Alto vicentino nuovi pazienti provenienti da ogni angolo d’Italia.

[Fonte http://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/schio/santorso/la-piccola-barra-sconfigge-la-scoliosi-1.5018559]