Il test del “pizzicotto” con lo smartphone stana la sclerosi multipla

Gli smartphone entrano di diritto nella valutazione e nella gestione della sclerosi multipla. Al congresso congiunto del Comitato europeo e americano per la terapia e la ricerca sulla sclerosi multipla (Ectrims/Actrims) in corso a Parigi, infatti, vengono presentati nuovi risultati ottenuti dal programma di studi clinici ‘Floodlight’ di Roche, basato su una serie di test neurologici e di monitoraggio passivo attraverso sensori e l’impiego di telefoni cellulari ‘intelligenti’, che consentono di acquisire e analizzare un flusso continuo di dati reali precisi sulla malattia, con algoritmi specifici e tecniche dette di ‘machine learning’.
I risultati dimostrano un’elevata e costante partecipazione dei pazienti alla tecnologia, come ad esempio nel misurare la funzionalità della mano e del braccio attraverso il test del ‘pizzicotto’ su smartphone, che può individuare la compromissione subclinica in coloro che hanno performance normali al test chiamato ‘dei nove pioli’ (9-HPT). Ancora, la velocità di rotazione a 180 gradi su smartphone ha dimostrato una correlazione con il test di deambulazione Timed 25-Foot Walk e potrebbe individuare attività subclinica in coloro che hanno performance normali al test condotto nel contesto clinico. Si tratta di dati che confermano la validità di questi strumenti come possibile complemento dei test clinici per ottenere un quadro più completo e continuo sulla progressione della malattia, per la valutazione in particolare della funzionalità degli arti superiori e della deambulazione. (Adnkronos.it)