Evita lo stiramento così: proteggi i tuoi bicipiti femorali

Il bicipite femorale è quel muscolo che, contraendosi, flette la gamba e ci aiuta a dare una spinta in avanti durante il gesto biomeccanico della corsa. E’ posizionato posteriormente alla coscia e quando corriamo in pianura e in discesa si contrae limitando il raggio d’azione della corsa e provoca contratture e stiramenti in zona mediale e prossimale del muscolo.
Il bicipite femorale oltre che per spingere entra in gioco nella funzione di assorbimento delle vibrazioni causate dagli appoggi sui diversi terreni. Il dolore che si accusa è spesso legato a una rigidità e un’acuta sensazione di bruciore sotto il gluteo, questa è una zona che viene particolarmente sollecitata nei periodi intensi di allenamenti con ripetute e percorsi ondulati.
Se trascuriamo questa fascia muscolare rischiamo guai seri tra cui fastidiose tendiniti all’inserzione prossimale, stiramenti o peggio ancora strappi del muscolo (zona molto soggetta per il podista) che comportano mesi di terapia e riposo lontani dalle corse. E’ importante quindi considerare insieme a uno specialista l’entità del problema prima che sia troppo tardi. Per un podista che corre  2-3 volte la settimana normalmente si tratta di contrattura nella maggior parte dei casi risolvibile con massaggi decontratturanti o tecarterapia e taping neuromuscolare.
Altre volte si può risolvere semplicemente con accurati esercizi di stretching, pratica che consiglio come prevenzione contro gli infortuni e per migliorare l’ossigenazione muscolare prima e dopo l’allenamento.
In caso di soventi contratture al bicipite femorale è utile adottare delle speciali cosciere elastiche di contenzione per mantenere calore e una buona vasodilatazione.
In gran parte dei casi il problema al bicipite femorale è causato da una rigidità della colonna lombare quindi fare attenzione alla biomeccanica di corsa: un’errata postura può alterare l’equilibrio dell’asse del bacino e causare problemi anche seri.
Altro motivo di rigidità e dolore al bicipite è l’appoggio del piede con scarpe inadeguate, poco ammortizzate o eccessivamente consumate, da qui un variato schema motorio può sbilanciare i carichi.
Cicatrici profonde da strappi muscolari anche non recenti possono aver causato aderenze e quindi aggravano la normale contrazione del muscolo provocando spesso crampi e indolenzimenti locali. Al fine di non peggiorare la situazione o abusare di farmaci che non risolverebbero il problema, è bene consultare un medico sportivo che attraverso un’ecografia o risonanza magnetica può arrivare all’origine del problema.
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[Fonte http://running.gazzetta.it/salute/11-04-2017/bicipite-femorale-stiramento-26719/2]